malata in stato terminale, privata dei suoi due figli. La donna da alcuni giorni, tramite i social network, i periodici online e le tv nazionali, ha chiesto aiuto implorando di poter tornare a vedere e riabbracciare i suoi figli e di potere trascorrere con loro i suoi ultimi giorni di vita. Una storia drammatica quella di Daniela Musso, la storia di una donna che, oltre a dover lottare contro il cancro, vive il dramma più grande che una madre possa vivere, e cioè l'allontanamento dai propri figli con i quali da due anni riesce ad avere solo contatti sporadici, da quando cioè le sono stati portati via per decisione dei servizi sociali del Comune di Milano. Pare che, nonostante la donna, insieme al marito, abbiano fatto tutto il percorso chiesto dal giudice per riottenere l'affidamento, i bambini siano stati dichiarati da dare in adozione. Ed è scattata la mobilitazione delle autorità cittadine riberesi. Il sindaco Carmelo Pace ha inviato una nota al collega di Milano e ai responsabili degli uffici delle politiche sociali del capoluogo lombardo, chiedendo chiarimenti e delucidazioni. Daniela Musso ha riferito che i servizi sociali del Comune di Milano le hanno portato via i suoi figli due anni fa per motivi riconducibili esclusivamente ai suoi problemi di salute. Nella nota che Carmelo Pace ha trasmesso al sindaco di Milano, oltre a delucidazioni sulla vicenda ai competenti uffici, viene anche sollecitata una soluzione che possa consentire alla donna, malata terminale, di potere vivere i suoi ultimi giorni con i propri figli.