2017 si è passati ai 450 del 2018. In ordine agli incendi, l'attuale stagione estiva, fino ad oggi, è stata sicuramente più positiva rispetto a quella dello scorso anno. I dati, riguardanti la parte occidentale della provincia di Agrigento, sono significativi e registrano un netto calo in questa tipologia di reato. Risultati che sono stati ottenuti grazie al certosino lavoro di indagine e coordinamento messo in campo dalla Procura della Repubblica di Sciacca che, dopo l'escalation di episodi dello scorso anno, ha messo in atto un protocollo finalizzato a regolare sia il primo intervento sia tutte le attività seguenti al verificarsi degli incendi.
Per avere un quadro complessivo della situazione, ovviamente, si attende la chiusura della stagione estiva e dei servizi di controllo, ma le cose stanno andando molto meglio rispetto al recente passato. Al momento, i casi, compresi i piccoli roghi di sterpaglie, sono stati all'incirca 400, dato che fa registrare un saldo positivo se si guarda agli anni precedenti. Il lavoro della Procura ha permesso una migliore sinergia e coordinamento tra tutte le forze in campo: Corpo Forestale, Vigili del Fuoco di Agrigento e di Trapani, uffici di Protezione Civile comunali, Carabinieri, Polizia Municipale e Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Agrigento. I servizi di controllo e avvistamento sul territorio andranno avanti fino al prossimo 15 ottobre così da garantire un servizio efficace fino al termine della stagione estiva ed anche oltre. Alcuni dati che riguardano la provincia di Agrigento: 800 gli addetti antincendio in campo, 21 le squadre impegnate sul territorio, 25 le torrette di avvistamento e 15 le postazioni principali dislocate a Sciacca, Agrigento, Santa Margherita di Belice, Burgio, Bivona, Santo Stefano di Quisquina, Cammarata, Licata, Casteltermini, Ribera, Grotte, Cianciana e Siculiana.
Il lavoro interforze è finalizzato alla prevenzione degli incendi e alla salvaguardia di aree boschive di particolare pregio naturalistico, mentre il protocollo redatto dalla Procura tende all'immediata verifica ed indagine del territorio in cui è divampato il rogo, accertando se su di esso sono state rispettate tutte le leggi regionali e le ordinanze firmate dai sindaci. Indagini più veloci, quindi, e più controlli: un servizio di sicurezza e tutela che ha funzionato abbattendo il numero degli incendi e gli ettari boschivi andati in fumo.