Si tratta di un anziano del luogo, Gioacchino Di Liberto, 84 anni, incensurato, proprietario di un terreno confinante con la proprietà della vittima. L'omicidio sarebbe scaturito al culmine di una serie di dissidi legati proprio a questioni di vicinato. Messo alle strette dagli inquirenti, l'uomo ha confessato. Discussioni animate che sarebbero andate avanti nel tempo, e l'episodio scatenante sarebbe legato a dei lavori di manutenzione su dei canaloni per il deflusso delle acque piovane che avrebbero determinato possibili allagamenti e frane sui terreni attigui a quelli della vittima. Non pare che i due avessero un appuntamento ieri mattina in contrada Chimmesi, luogo comunque che entrambi pare frequentassero quotidianamente. E ieri mattina Gioacchino Di Liberto avrebbe esploso due colpi di fucile, caricato a pallettoni, contro il suo vicino di terreni, il primo colpo mentre la vittima si trovava ancora a bordo della sua vettura, il secondo sferrato quando l'anziano ha tentato di scappare dall'auto. Le indagini dei Carabinieri di Cammarata e Agrigento si sono subito concentrate nell'ambito dei rapporti tra la vittima e i vicini. Dopo avere ascoltato i primi due vicini, è stata poi la volta di Gioacchino Di Liberto che, al termine di un interrogatorio durato tutta la notte, messo alle strette ha confessato di avere sparato poiché esausto delle continue tensioni con la vittima per motivi di vicinato. E' stato anche ritrovato un fucile compatibile con l'arma utilizzata e che presentava ancora evidenti tracce di polvere da sparo. L'ottantaquattrenne è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per l'ipotesi di reato di omicidio volontario, ed è stato associato presso la casa circondariale di Sciacca.