l'operaio di 61 anni che ha perso la vita il 6 febbraio del 2012 mentre stava lavorando presso l'impianto della “Fornaci Virgilio” di contrada Spagnolo, il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, ha assolto dall'accusa di omicidio colposo entrambi gli imputati perchè è incerta la prova che il fatto sussista. Per la morte dell'operaio, erano imputati Salvatore Liotta, di Sciacca, e Onofrio Costanza, di Favara, all'epoca dei fatti rispettivamente presidente della società e direttore dei lavori nonché responsabile del servizio prevenzione e protezione all'interno della cava. Il Pubblico Ministero, Cristian Del Turco, aveva chiesto per entrambi la condanna a due anni di reclusione mentre la difesa, rappresentata dagli avvocati Domenico Russello e Paolo Puccio, aveva chiesto l'assoluzione dei propri assistiti sostenendo che tutte le misure di sicurezza erano state adottate. Alle stesse conclusioni sono pervenuti anche gli avvocati Roberto Tricoli, Massimiliano Miceli e Fabio Buttafuoco che rappresentavano la cooperativa. Domenico Fravolini, che da più di 20 anni lavorava presso quell'impianto, è morto dopo essere precipitato all'interno di una vasca di decantazione della calce. Al processo si sono costituiti parte civile la moglie, i figli e i fratelli di Domenico Fravolini, assistiti dagli avvocati Maurizio Gaudio, Giovanna Maria Craparo, Maria Concetta Di Gangi e Calogero Dimino. Secondo l'accusa e le parti civili, sarebbero mancati presidi di sicurezza che avrebbero potuto impedire quanto accaduto. Difensori di parte civile che attendono adesso le motivazioni della sentenza per valutare l'appello o la prosecuzione del procedimento in sede civile.