Il testo, adesso, passerà all'esame del Senato, ma non si prevedono sorprese negative. Da adesso in poi non ci sarà più nessuna differenza tra i testimoni, che hanno denunciato la criminalità, che vengono portati in località segrete e quelli che decidono di restare nel proprio territorio come ha fatto Ignazio Cutrò. Lo Stato garantirà ad entrambi il medesimo supporto. Quote prestabilite di lavori e forniture, inoltre, saranno destinate alle imprese dei testimoni di giustizia al fine di scongiurarne la chiusura, esito a cui spesso si giunge dopo la denuncia dell'estorsione subita.