Certamente non crescevano rigogliose, come all'aria aperta, ma il 28 enne riberese aveva provveduto, quantomeno, a collocare un ventilatore e una lampada da 140 watt per sopperire alla mancanza di luce e aria. La scoperta è stata effettuata dal personale del commissariato di polizia di Sciacca nell'ambito di un servizio finalizzato, appunto, alla prevenzion e repressione del fenomeno della coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti hanno fatto irruzione all'interno dell'abitazione del riberese e, nel corso della perquisizione, hanno rinvenuto, all'interno di un armadio della camera da letto, le due piantine di marijuana, l'impianto “fai da te” per farle crescere, oltre a della marijuana già essiccata, quattro bilancini, due pezzetti di hashish, un trita marijuana ed un coltello. Materiale tutto sequestrato.
Il 28 enne riberese è stato portato in commissariato e successivamente riaccompagnato a casa, dove rimarrà agli arresti domiciliari per il reato di coltivazione di sostanza stupefacente. Fenomeno di grande attualità, alla luce del sequestro operato giusto la scorsa settimana, sempre a Ribera, seppure di proporzioni completamente diverse. In quel caso i carabinieri avevano scoperto una maxi piantagione di marijuna , in contrada Scirinda, camuffata tra ulivi e fichi d'india. Una mega serra, dotata di impianto di ventilazione ed illuminazione, all'interno della quale erano presenti oltre 150 piante di canapa indiana, alte quasi 3 metri, in perfetto stato vegetativo, quasi tutte fiorite e pronte per il raccolto. Poco più distante, i militari avevano scoperto una seconda serra, dedicata all'essiccazione delle piante, al cui interno vi erano altri 40 chili di marijuana. Complessivamente l'operazione aveva portato al sequestro di quasi una tonnellata di sostanza stupefacente e all'arresto di una coppia, marito e moglie, di 59 e 48 anni.