E' quanto hanno accertato i carabinieri della compagnia di Sciacca che erano riusciti, nelle ore successive allo sbarco, ad intercettare e bloccare 5 dei migranti che erano arrivati nella costa agrigentina a bordo di un gommone. Gli altri erano riusciti a dileguarsi, nonostante la zona impervia, prima dell'intervento dei militari dell'arma e del circomare che, soltanto, in tarda mattinata erano riusciti ad individuare il gommone utilizzato dai migranti per arrivare a riva. E' stato rinvenuto in località Spiaggetta, in pessime condizioni probabilmente anche a causa delle avverse condizioni meteo al momento dello sbarco. A bordo, secondo quanto riferito dai cinque migranti, di origine tunisina, c'erano altri connazionali, ma nonostante le ricerche di loro nessuna traccia. I cinque fermati sono stati invece portati all'ospedale di Sciacca, prima delle procedure di identificazione, per essere sottoposti ai necessari accertamenti sanitari. E' stato al Giovanni Paolo II che uno dei migranti, appena terminata la visita medica, ha tentato di fuggire nei corridoi dell'ospedale, cercando di confondersi tra i pazienti, ma venendo tempestivamente raggiunto e bloccato dai militari dell'arma che, ovviamente, si sono insospettiti per tale comportamento. Successivamente sono stati trasferiti tutti e cinque nella sede della compagnia dei carabinieri di Sciacca e sottoposti al rilevamento delle impronte digitali. Dai controlli incrociati effettuati nelle banche dati, tra i diversi alias dichiarati, è stato estrapolato il profilo dettagliato del 49 enne tunisino che aveva tentato la fuga ed è venuto fuori che era ricercato poiché destinatario di una ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica di Monza, in quanto responsabile del reato di evasione. Al termine delle operazioni è stato arrestato e trasferito al carcere di Sciacca, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Per lui l'approdo nella costa menfitana è stato fatidico.