tentativo di violenza sessuale da Vasile Bacau, il romeno di 39 anni arrestato a Sciacca dai carabinieri lo scorso luglio, si è costituita parte civile nella prima udienza del processo che si celebra dinanzi al tribunale di Sciacca in composizione collegiale. La Procura della Repubblica, infatti, aveva chiesto ed ottenuto il giudizio immediato, saltando la fase dell’udienza preliminare. L'uomo, invece, ha sempre respinto tutte le accuse a suo carico. Vasile Bacau, per l’accusa, avrebbe tentato la violenza sessuale sulla spiaggia dello Stazzone e colpito con un calcio in volto una delle due ragazze aggredite, che si erano soffermate sino a tarda ora nella zona. La ragazza colpita è quella che si è costituita parte civile. Dalle indagini dei carabinieri, sarebbero emersi aspetti di particolare gravità come quello secondo il quale il trentanovenne, rintracciato dai carabinieri dopo i fatti, in sede di ricognizione personale, avrebbe detto in romeno, tradotto da un interprete, di sapere dove abitano le persone offese e di essersi pentito di non aver portato a termine l’azione. Vasile Bacau, a suo dire, ha ammesso sin dal primo giorno di essere stato su quella spiaggia, ma di avere soltanto filmato le due ragazze, respingendo sempre l’accusa di tentata violenza sessuale. Avrebbe confermato anche il calcio sferrato a una delle ragazze. Il romeno è attualmente detenuto nel carcere di Trapani e si è presentato, a Sciacca, per la prima udienza del processo. Le indagini erano state molto rapide anche grazie al contributo delle due giovani, di 18 e 19 anni.
Il Gip del Tribunale di Sciacca aveva convalidato il fermo del romeno con l'accusa di tentata violenza sessuale e lesioni personali. Il Gip, inoltre, aveva disposto la custodia cautelare in carcere poiché sussisterebbe il pericolo di fuga. Dopo la presunta aggressione, erano state proprio le due ragazze a chiamare le forze dell'ordine e sporgere immediata denuncia, una volta fuggite al tentativo di adescamento sessuale. Grazie all'identikit fornito dalle ragazze, i Carabinieri avevano successivamente individuato Vasile Bacau, conosciuto per dimorare in una casa diroccata e fatto scattare l'arresto. Stando alla ricostruzione fornita dalle due giovani, l'uomo, approfittando del buio e dell'assenza di altre persone, si sarebbe abbassato i pantaloni provando a baciare una delle due ragazze. L'altra avrebbe provato ad aiutare l'amica. Ne sarebbe sorta una colluttazione e, nonostante le urla e le richieste di aiuto, nessuno si sarebbe accorto di nulla. Sorpreso dalla reazione, il romeno avrebbe deciso di desistere, allontanandosi non prima di averla colpita con un calcio. Adesso il processo con una delle due vittime costituitasi parte civile. L'accusa si gioverebbe pure del contributo di due testimoni, due giovani accorsi dopo essere stati richiamati dalla giovane.