Questa l'accusa mossa dalla Procura della Repubblica di Sciacca nei confronti di due imprenditori di Partanna. Le misure cautelari degli arresti domiliciliari, disposte dal Gip del Tribunale, sono state notificate questa mattina dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Castelvetrano . Si tratta di due produttori di olio. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, al fine di continuare a beneficiare di finanziamenti bancari ed operare senza debiti commerciali, i due imprenditori avrebbero distratto le poste attive della società dichiarata fallita a beneficio di altre due aziende: una società agricola già esistente e ad essi intestata ed una nuova società costituita ad hoc, intestata ad una prestanome. Inoltre, per continuare ad operare all'interno dello stesso immovbile avrebbero simulato contratti di comodato d’uso del capannone con la neo costituita società, a cui avrebbero anche ceduto a prezzi stracciati macchinari e attrezzature, anche se la stessa fattura di vendita non sarebbe stata saldata.
In quest’ultima società avrebbero poi assunto gran parte dei dipendenti di quella dichiarata fallita, senza che i lavoratori fossero stati messi a conoscenza di tutto ciò. Non sapevano, in buona sostanza, di essere passati alle dipendenze della nuova società che di fatto veniva gestita direttamente dai due imprenditori oggi arrestati che continuavano a svolgere regolarmente l'attività di commercializzazione dell'olio, rapportandosi quotidianamente con clienti italiani e esteri, con i quali stabilivano prezzi, modalità di spedizione e di fatturazione.
E’ stata altresì accertata la sottrazione di rimanenze di magazzino per un valore di circa mezzo milione di euro. I finanzieri le hanno individuate nell'ambito di un'altra inchiesta in ambito nazionale relativa ad alcuni lotti di olio “Nocellara del Belice D.O.P.” contraffatto ed adulterato.