il bambino di sette anni deceduto a seguito di un incidente stradale avvenuto lo scorso 15 agosto in località Lido Fiori a Menfi. Per tutti l'ipotesi di reato è di omicidio stradale. Si tratta di Pierluigi Badano, 37 anni, alla guida della vettura che si è scontrata con l'auto guidata dal padre del bambino, Enrico Bengasino, 64 anni, funzionario del settore lavori pubblici del Comune di Menfi, Vincenzo Giarraputo, 63 anni, responsabile del servizio manutenzione del Comune di Menfi, Filippo Napoli, 56 anni, dirigente del Libero Consorzio di Agrigento, Eduardo Salemi, 59 anni, tecnico del Libero Consorzio, e Giuseppe Prestia, 58 anni, capo cantoniere provinciale. L'episodio si era verificato lungo la Strada Provinciale 50, all'altezza dell'incrocio con la via degli Oleandri. E' lì che avvenne lo scontro tra la Ford Mondeo guidata da Badano e la Nissan Qashai guidata dal padre del piccolo Marco, finita fuori strada a seguito dello schianto e che terminò poi la sua corsa contro le barriere in ferro presenti lungo il ciglio dell'arteria. Fu proprio una di queste barriere a sfondare l'auto nella parte posteriore dove era seduto il bambino. Le condizioni del piccolo Marco, trafitto dal palo, apparsero subito gravissime e a nulla servì l'intervento chirurgico cui il bambino venne sottoposto all'ospedale Civico di Palermo dove fu trasportato in elisoccorso. Una tragedia che gettò nello sconforto due comunità, quella di Menfi dove avvenne l'incidente, e quella di Partanna, Comune di origine dei familiari del bambino, residenti in provincia di Como e che a Partanna erano tornati per trascorrere le vacanze estive. Il Pubblico Ministero ha conferito l'incarico ad un ingegnere di ricostruire la dinamica dell'incidente e le condizioni della strada. Oggetto di specifiche verifiche la presenza del palo in ferro che ha trafitto il bambino e più in generale dell'intera barriera lungo il ciglio della strada, ma anche le condizioni della segnaletica della zona.