Una storia culminata oggi con la sentenza pronunciata dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca Antonino Cucinella, che ha condannato il saccense Alessandro Galluzzo a 3 anni e 4 mesi di reclusione. Condannati anche Calogero Danilo Termine (inflitti a lui 2 anni e 4 mesi) e Giuseppe Ciancimino (1 anno e 2 mesi, per lui pena sospesa). La vittima di quell'aggressione si chiama Alfredo Conoscenti. Non è ancora neanche maggiorenne quando, quella sera, viene inseguito e picchiato da un gruppo di ragazzi. È accusato di avere messo gli occhi sulla fidanzata di Alessandro Galluzzo, a cui un anno prima aveva offerto un passaggio in motorino. La rissa inizia in via Licata, ma culminerà in Largo Spada, sede definitiva del pestaggio. Il Tribunale ha rimandato alla sede civile l'ammontare del risarcimento danni nei confronti delle parti civili (sono due: il giovane Alfredo, difeso dall'avvocato Maurizio Gaudio, e la madre, assistita dall'avvocato Giovanna Maria Craparo). Inizialmente l'inchiesta coinvolse diversi altri giovani, usciti via via di scena attraverso patteggiamenti, condanne e assoluzioni in rito abbreviato. A rappresentare la pubblica accusa sono stati i sostituti procuratori della Repubblica Alessandro Moffa e Christian Del Turco. Gli avvocati di Galluzzo sono Carmela Bacino e Antonino Turturici, quello di Termine è Pietro Scalici, il legale di Ciancimino, infine, l'avvocato Nino Tornambé. Entro 90 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza. I difensori degli imputati, a partire da quelli di Galluzzo, hanno tentato di opporre, in dibattimento, alcuni episodi accaduti in un periodo precedente all'aggressione. Episodi incentrati su rapporti tra i due che, via via, si sono poi deteriorati. Ma per la pubblica accusa l'atteggiamento di Galluzzo sarebbe stato incentrato su una autentica persecuzione, generando in Conoscenti una grossa paura, inducendolo addirittura a modificare il suo stile di vita, non uscendo più di casa.