Non hanno pensato minimamente di rivolgersi alle forze dell’ordine, hanno deciso di vendicarsi da soli del torto subito, ossia il furto di due paia di forbici elettriche da potatura. E così due agricoltori di Ribera di 23 e 34 anni sono stati arrestati per sequestro di persona.
La singolare vicenda è scaturita dal furto degli attrezzi agricoli, del valore di alcune centinaia di euro. Furto del quale, per i due braccianti agricoli si sarebbe reso protagonista un 30 enne romeno, domiciliato a Ribera. I due riberesi hanno fatto irruzione nell’abitazione dell’uomo e dopo averlo malmenato e minacciato con un coltello, lo hanno prelevato con la forza e costretto a salire a bodo di un’auto. Azione punitiva che non è passata inosservata. Alcuni passanti si sono insospettiti e hanno telefonato al 112 chiedendo l’intervento dei carabinieri. Nel giro di pochi minuti sono arrivate due pattuglie della tenenza di Ribera che, dopo avere setacciato l’intero quartiere sono riuscite ad intercettare e bloccare, dopo un breve inseguimento, l’auto sulla quale si trovavano i due sequestratori e il romeno. A quel punto sono stati portati tutti in caserma dove sono stati ascoltati anche alcuni testimoni e ricostruita la vicenda. I carabinieri della Tenenza di Ribera hanno anche effettuato delle perquisizioni che hanno consentito di trovare e sequestrare il coltello utilizzato per le minacce mentre a casa del romeno sono state rinvenute le forbici elettriche che avevano generato la spedizione punitiva. Il romeno è stato denunciato per ricettazione, mentre i due braccianti agricoli riberesi devono ora rispondere del reato di sequestro di persona. Al momento sono agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Una indagine lampo quella dei carabinieri della tenenza di Ribera che evidenziano, però, come determinante sia stato il contributo dei cittadini, sia per la telefonata al 112, sia per le testimonianze rese in caserma.