Rapporti coniugali probabilmente compromessi da tempo, eppure nulla lasciava presagire ad un epilogo così drammatico, ossia quello dell'omicidio-suicidio ad opera dell'uomo. I due corpi sono stati rinvenuti all'interno dell'abitazione situata in via De Gasperi, nel centro storico di Castelvetrano. Sono stati i vigili del fuoco a forzare l'ingresso, su richiesta dei carabinieri. Secondo la ricostruzione della vicenda Luigi avrebbe strangolato la moglie per poi togliersi la vita a sua volta con un coltello. Sembra che discutessero sulla separazione e che la donna non dormisse più insieme al marito, ma nel lettino di uno dei figli, in una stanza al primo piano dell'abitazione. Lo stesso lettino sul quale stati trovati i cadaveri.
I RIS di Messina hanno effettuato i rilievi all'interno dell'abitazione. Pare che dopo avere strangolato la moglie l'uomo sia andato a lavarsi le mani in bagno dove nel lavabo e nel bidet sono state trovate tracce di sangue. Tracce trovate pure su una porta. Poi l'uomo avrebbe preso un coltello con una lama molto lunga, incastrandola nel braccio della moglie già morta e si sarebbe lasciato trafiggere lanciandosi sulla lama. I due cadaveri si trovavano in una stanza al primo piano dell’abitazione, su un lettino in cui il corpo dell’uomo era riverso su quello della moglie. Accanto all'abitazione della coppia abita l'anziana madre di Luigi, mentre al primo piano abita la sorella. Luigi e Rosalia avevano due figli, uno di 25 e una di 23 anni. Quest'ultima è sposata. La procura della Repubblica di Marsala ha disposto l’autopsia, per cercare di chiarire ulteriori particolari sul decesso della coppia.
Un altro femminicidio, dunque, che scuote le coscienze e che induce a riflettere su una condizione, quella della donna, che purtroppo continua ad essere soggetta a reazioni violente in ordine alla sua autodeterminazione. Cambia poco rispetto alla drammatica decisione del marito di farla finita anche lui.