ossia di denaro, per tirarsi fuori dal carcere. Con questo strategemma una banda di sedicenti carabinieri è riuscita in otto giorni a mettere a segno complessivamente dieci truffe ai danni di anziani, due delle quali a Sciacca, una a Menfi e le altre nei comuni di Alcamo, San Vito Lo Capo, Terrasini, Partinico, Campofelice di Roccella, Caltavuturo e Capaci. In manette è finito chi materialmente si occupava di intascare il denaro o i gioielli. Si tratta di un 34 enne di Napoli, con precedenti specifici, che si trova agli arresti domiciliari su provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Sciacca.
Determinanti sono state le intercettazioni telefoniche, ma anche la localizzazione tramite gps. L’uomo si presentava nell’abitazione delle vittime facendo credere loro di essere un avvocato. In pratica, gli anziani truffati venivano prima contattati telefonicamente da sedicenti carabinieri che li avvertivano dei guai giudiziari di un loro parente. Raccontavano che aveva causato un incidente e che per questa ragione era finito in carcere e non poteva essere contattato in alcun modo. Aveva bisogno di soldi o gioielli in cambio dell’immediata liberazione.
Poi entrava in azione il finto avvocato che si presentava a casa degli anziani e, per essere ancora più credibile, li faceva parlare al telefono con un presunto maresciallo dei carabinieri della stazione presso la quale il parente si trovava agli arresti. Con questo sistema, dunque, la banda era riuscita a mettere a segno dieci truffe e ad impossessarsi complessivamente di 23 mila euro. c’era chi aveva consegnato fino a 3 mila euro, chi si era limitato a poche centinaia di euro o qualche gioiello.
Le indagini erano partite dalle denunce scattate nello scorso mese di agosto, quando le truffe erano state messe a segno.
Oltre all’arresto del sedicente avvocato, è stato denunciato anche chi si era intestato il noleggio della vettura usata per le truffe. Le indagini proseguono per individuare gli altri componenti della banda, i sedicenti carabinieri.
Non è da escludere che avessero anche degli agganci nei singoli comuni in cui le truffe sono state messe a segno.