e liberato tutti i soggetti che erano stati arrestati. Secondo il Riesame, per le accuse in essere, ad intervenire non doveva essere la Procura di Trapani ma quella di Palermo ad emettere le ordinanze di custodia cautelare. Come si ricorderà, secondo l'accusa, gli indagati avrebbero pesantemente influenzato la vita politica del comune di Castelvetrano e della Regione Siciliana mettendo in piedi una superloggia massonica deviata, che avrebbe avuto rapporti anche con soggetti appartenenti alla mafia trapanese. Tutti gli arrestati sono stati liberati. La Procura di Trapani non ci sta: per i magistrati non è noto il luogo preciso dove i reati di peculato sarebbero stati commessi ed è un errore considerarlo come commesso a Palermo soltanto perchè a Palermo c'è la sede del Parlamento Regionale. L'inchiesta e l'eventuale processo proseguiranno ugualmente, anche con gli imputati a piede libero. Tra i nomi pesanti al centro dell'operazione l'ex sindaco Felice Errante e i deputati regionali Giovanni Lo Sciuto e Francesco Cascio.