continuando a tenere all’interno delle proprie abitazioni l’umido accumulato in una settimana di mancato ritiro. Non era scontata la collaborazione dimostrata nel fine settimana e la stessa amministrazione comunale, questa mattina, ha voluto ringraziare la cittadinanza che ha compreso, si legge in una nota stampa diramata da palazzo di città, il momento di criticità che la città sta vivendo, evitando situazioni di degrado igienico-sanitario nel centro abitato. I cittadini probabilmente hanno compreso che il danno di immagine, oltre alle ben più gravi conseguenze sul piano igienico-sanitario, lo avrebbe subito in realtà la città, non il sindaco o l’amministratore di Sogeir di turno.
E’ chiaro che la situazione è paragonabile ad una bomba pronta ad esplodere perché la pazienza ha un limite e va risolta, prima che il territorio saccense diventi una discarica a cielo aperto. Se la maggior parte della cittadinanza ha compreso la situazione, infatti, è pur vero che ci sono già stati episodi di abbandono indiscriminato di rifiuti, soprattutto nelle zone periferiche della città dove ancora sono presenti i cassonetti, con cumuli di spazzatura in contrada Bordea e in località San Giorgio dove, peraltro, già dalla scorsa settimana si assiste anche anche alla spazzatura che viene data alle fiamme. Non solo le periferie perché sacchetti di umido sono stati abbandonati anche in alcuni vicoli del centro storico. L’isola ecologica della Perriera è stata chiusa, peraltro, per evitare situazioni difficili da gestire agli addetti costretti a rifiutare l’umido che i cittadini volevano lasciare. Il risultato però è che i sacchetti sono stati abbandonati davanti al cancello chiuso.
E, ancora, non si hanno notizie sul prossimo turno di ritiro dell’umido, quello di mercoledì. Si spera in un intervento risolutivo da parte della Regione con il dirigente del dipartimento rifiuti Salvatore Cocina che ha convocato per oggi pomeriggio a Catania, il sindaco di Sciacca e i vertici di Sogeir.
Si cerca di trovare la soluzione per riattivare gli impianti saccensi o ottenere momentaneamente la disponibilità di altre strutture, pubbliche o private nell’isola, che consenta la ripresa del servizio di raccolta dell’umido. La nota positiva è che la Regione, con l’assessore al ramo Alberto Pierobon già sabato scorso ha evidenziato che si sta lavorando per superare l’emergenza in cui si ritrova il territorio saccense a causa della chiusura dei due impianti per raggiunti limiti di capienza. La riunione di oggi pomeriggio è un segnale di attenzione anche se l’assessore regionale ai rifiuti ha evidenziato come solo il 18 aprile scorso la Sogeir abbia chiesto un rimodellamento delle vasche della discarica di Sciacca per ulteriori 14 mila metri cubi. L’iter autorizzativo richiede dei tempi tecnico-burocratici ha evidenziato l’assessore regionale che ha dichiarato di volere andare a fondo della vicenda ed accertare le responsabilità.