i depuratori a servizio dei Comuni di Agrigento, Canicattì, Licata, Cattolica Eraclea, Montallegro, Siculiana, Raffadali e Realmonte, dopo due anni esatti di amministrazione giudiziaria. La decisione è stata presa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Agrigento, che ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero, con un provvedimento esitato lo scorso 30 luglio. Come si ricorderà, l’amministrazione giudiziaria degli impianti era stata disposta nell’agosto 2017 per alcuni dei depuratori all’epoca gestiti da Girgenti Acque S. p. A. Adesso sono stati affidati alle cure degli attuali Commissari Straordinari Gervasio Venuti e Giuseppe Massimo Dell'Aira. I Commissari erano stati nominati qualche mese fa dal Prefetto a seguito della certificazione antimafia di natura interdittiva emessa nei confronti di Girgenti Acque il 16 novembre del 2018.
Ai Commissari Venuti e Dell'Aira era stata affidata la gestione della convenzione del servizio idrico integrato per la provincia di Agrigento e adesso anche questi impianti, oggi dissequestrati, sottratti anni fa a Girgenti Acque per presunte anomalie ed inefficenze nella loro gestione. Nella decisione del GIP ha fatto leva l'opportunità di ottenere una gestione unitaria dell'intero servizio, facente oggi capo ai due Commissari Straordinari. Nel provvedimento si legge della necessità di “…sottrarre gli impianti in sequestro a Girgenti Acque S.p.A. in ragione dell’inettitudine della stessa all’ottemperamento delle prescrizioni conferite in sede di sequestro e, successivamente, atte a evitare la prosecuzione dei reati commessi mediante una gestione assente o, in frequenti occasioni, dannosa degli impianti…”.
Durante il periodo di sequestro, il GIP del Tribunale di Agrigento aveva affidato la gestione di questi depuratori alla Regione Siciliana che se ne è occupata con propri dirigenti e funzionari.