Sarà l'autopsia, disposta dal procuratore della Repubblica di Sciacca Roberta Buzzolani, a chiarire le reali cause della morte di Calogero Sanzone, il pensionato di 73 anni deceduto la notte scorsa tra i tavoli di un bar situato in viale della Vittoria, in un ambito che soprattutto in queste sere d'estate è particolarmente frequentato fino a tarda ora.
L'uomo è morto al culmine di una discussione, sfociata in rissa, che lo avrebbe visto coinvolto insieme ad un minore. Stando alla ricostruzione dei fatti, appurata dagli agenti dopo avere interrogato tutti i presenti, i due sarebbero venuti alle mani dopo che il pensionato si era lamentato del fatto che il giovane non avesse assicurato al guinzaglio il suo cane, che a quanto pare gironzolava liberamente tra i tavoli.
Sulla tragedia indaga la Polizia di Stato agli ordini del dirigente Luca Pipitone. Prima che scoppiasse la rissa Sanzone era al tavolo insieme alla moglie e ad alcuni amici. Poi l'arrivo del cane, poi la discussione col proprietario.
Gli investigatori al momento propendono per l'ipotesi che la morte di Calogero Sanzone sia stata causata da un malore, e non da altro. Malore forse scaturito dal forte stato d'agitazione che si è impossessato del pensionato, ma naturalmente su questo aspetto è fondamentale ogni forma di prudenza possibile.
Di certo c'è che la posizione del giovane con cui la vittima ha avuto l'alterco è tuttora al vaglio della procura presso il Tribunale dei Minori di Palermo. Posizione che al momento rimane in sospeso in attesa delle conclusioni dell'autopsia. Una tragedia che naturalmente ha generato curiosità ma al tempo stesso molta tristezza. Gli accertamenti sono tuttora in corso.
Intanto sulla tragedia interviene il sindaco, per la quale “quanto accaduto in piazza Friscia ieri sera ha scosso la comunità saccense”. “Stiamo seguendo con inquietudine – dice Francesca Valenti – l'evolversi della situazione per capire cosa sia veramente avvenuto nella nostra città. Ci affidiamo – aggiunge – agli accurati accertamenti degli organi di polizia e dell'autorità giudiziaria. Il fatto, avvenuto in una tranquilla sera d'estate, in un luogo molto frequentato soprattutto dagli anziani e dalle famiglie, scuote Sciacca, città sicura e accogliente”.