Questo lo scenario che fa da sfondo ad una realtà su cui sono puntati con, se possibile, superiore attenzione rispetto al passato, i riflettori di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, per un'emergenza sociale che, stando a quanto viene fuori, starebbe oltrepassando ogni misura. Soprattutto se si pensa, come rivelano al nostro Telegiornale autorevoli fonti investigative, che la cocaina degli anni Duemila non è certamente più quella che un tempo si chiamava “droga dei ricchi”. No, oggi la qualità dello stupefacente è nettamente scaduta, e una dose risulta più accessibile, con prezzi contenuti, permettendo anche ai consumatori meno facoltosi di potersi avvicinare alla classe di chi ha la macchina di lusso e frequenta locali alla moda. Ma le conseguenze rischiano di essere nefaste, soprattutto per i più giovani, a partire naturalmente da quelli più curiosi o fragili.
Fonte di approvvigionamento sarebbe ancora la città di Palermo. Da cui, sempre più spesso, provengono corrieri, in qualche caso giovanissimi, che raggiungono Sciacca a bordo dei bus di linea. Obiettivo: rifornire il mercato locale, naturalmente anche di eroina e hashish, come il più disgraziato dei supermercati.
A rivelare la situazione di estremo pericolo nel quale il territorio è precipitato sono sicuramente gli interventi delle forze di polizia che si sono accumulati nel corso degli ultimi anni alle stazioni dei pullman provenienti dal capoluogo. Capolinea presso cui spesso sono stati sottoposti a controllo diversi sospettati che erano appena scesi dal mezzo. E, spesso, i controlli sono andati a segno.
Ed è un mercato della droga, quello della cocaina, che oltre a fruttare denaro alle organizzazioni senza scrupoli che agiscono spesso attraverso pusher che a loro volta sono consumatori, rischia di fare aumentare il numero di tossicodipendenti. Una condizione che oggi obbliga le famiglie ad alzare ulteriormente la già elevata soglia di attenzione nei confronti dei propri ragazzi. Il fatto che la roba sia diventata improvvisamente disponibile per tutti e a prezzi stracciati non può certamente fare dormire sonni tranquilli. Le numerose operazioni antidroga che si sono succedute negli anni hanno sicuramente permesso di sgominare le grandi associazioni criminali. Oggi i tempi sono cambiati, e gli stessi obiettivi investigativi si sono trasformati. Probabilmente l'azione delinquenziale viene effettuata in maniera diversa. Le forze dell'ordine sono al lavoro per cercare di individuare e acciuffare il numero più alto di nuovi spacciatori, ma è un lavoro sicuramente difficile da compiere con i limiti di personale e mezzi. Ecco perché è fondamentale l'intensificazione di un'attività di prevenzione da parte di quelle che si identificano come agenzie educative, ma soprattutto delle stesse famiglie. Dove se la droga è l'emergenza più grave da combattere, anche l'abuso di alcol rappresenta un'altra delle sfaccettature peggiori della crisi odierna.