lo scorso 28 agosto tra i tavoli all'aperto di un bar di piazza Saverio Friscia al culmine di una zuffa avuta con un giovane saccense.
È in corso l'acquisizione, da parte degli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza, agli ordini del dirigente responsabile Luca Pipitone, degli ultimi elementi utili a completare il quadro investigativo di una vicenda che, naturalmente, per ovvie ragioni, si sta rivelando assai delicata e, anche per il coinvolgimento di un minore, particolarmente riservata.
Si apprende però che dopo l'autopsia, sui cui esiti gli investigatori al momento vige il più stretto riserbo, la procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Palermo è in procinto di formulare ufficialmente l'accusa al ragazzo coinvolto nella discussione con la vittima e indagato sin da subito.
Sembrano non esserci dubbi sul fatto che al minore verrà contestato il reato di omicidio preterintenzionale. Per gli inquirenti infatti la morte di Sanzone sarebbe scaturita dalla conseguenza delle percosse subite.
La vicenda ha notevolmente scosso la comunità. La notte tra martedì 27 e mercoledì 28 agosto Calogero Sanzone, che pur essendo saccense era qui in vacanza, risiedendo da anni a Teramo, in Abruzzo, era seduto al tavolo del bar insieme a familiari ed amici. Poi l'episodio tragico. Il pensionato e il minore sono venuti alle mani dopo che Sanzone si era lamentato del fatto che il giovane non avesse assicurato al guinzaglio il suo cane. L'animale, infatti, girovagava tra i tavoli del bar. Inizialmente tra Sanzone e il giovane c'è stata una discussione, sempre più animata, fino poi a degenerare. Il corpo senza vita del pensionato è così rimasto sul pavimento di piazza Saverio Friscia. Una tragedia a dir poco incredibile.