diramazione di quello che una volta era il Quarto Circolo Didattico e oggi invece si chiama Istituto Comprensivo Dante Alighieri. Questa la decisione assunta dal dirigente scolastico Pippo Graffeo, in ottemperanza alle disposizioni del comune di Sciacca, che ha deciso di lasciare definitivamente, al termine dell'anno scolastico appena cominciato, i locali dei frati Cappuccini. Decisione inevitabile motivata essenzialmente da ragioni di sicurezza.
Tre quinte sono dunque da oggi ubicate nei locali della sede centrale del “Dante Alighieri”, vale a dire l'edificio di via Modigliani. Altre due classi invece sono finite al plesso di via Catusi, quest'ultimo a disposizione del Primo Circolo Didattico “Giovanni XXIII”, che ha visto da quest'anno il ritorno alla direzione della dottoressa Gabriella Scaturro, la quale ha anche ottenuto la reggenza direttiva della stessa scuola media Agostino Inveges. Istituto, quest'ultimo, che era stato anch'esso in predicato per una possibile ubicazione di qualche classe del plesso San Francesco. Non se n'è fatto più niente perché, a quanto si apprende, le aule che erano state individuate durante quello che fu un vero e proprio blitz alla ricerca di locali operato dagli assessori Gisella Mondino e Calogero Segreto, in realtà non potevano essere destinate alle classi del San Francesco in quanto utilizzati come laboratori informatici.
È rimasta ancora una volta fuori da una possibile ripartizione scolastica l'edificio Loreto, di competenza del Dante Alighieri, edificio che sebbene sicuro e dotato di agibilità, sconta il problema di essere stato ed essere ancora scomodo da raggiungere, soprattutto nell'ottica di giornate complicate, quelle del maltempo, affacciandosi su una strada ciottolata, ancora con le antiche basole, e assolutamente scivolosa e difficilmente accessibile in condizioni particolari. La dirigente del primo circolo didattico a sua volta ha dovuto chiedere ospitalità al secondo circolo di Sant'Agostino per potervi ubicare le tre classi di scuola materna del plesso Mascagni, un tempo ospitate all'interno dell'ex asilo nido di via del Sole, poi dichiarato inagibile. Classi che continuano a formarsi per la fiducia incondizionata delle famiglie nei confronti delle insegnanti. Sì, perché se fosse per una questione di rispetto della territorialità ovviamente sarebbe difficile continuare a contare su numeri determinanti. In questo senso la dirigente del primo circolo può essere sicuramente orgogliosa del personale che si trova ad avere a disposizione. Anche se va detto che ne viene fuori una penalizzazione non di poco conto. La speranza per il domani è che si riesca a mettere finalmente ordine su un settore, quello dell'edilizia scolastica, che malgrado gli oggettivi passi avanti compiuti nel corso degli anni, sconta ancora situazioni di ritardo che meritano di essere risolti al più presto. A partire dall'intervento atteso per restituire agibilità all'edificio di via del Sole. Ma questo è un altro problema.