venivano diramate solo in presenza di codici rossi, adesso evidentemente è già sufficiente anche solo quello arancione. I timori per alunni e studenti delle scuole di ogni ordine e grado rischiano evidentemente di generare una sorta di psicosi nelle famiglie ma naturalmente anche in chi ricopre ruoli di responsabilità.
Già ieri sul sito regionale della protezione civile i quadranti nei quali è stata suddivisa la cartina geografica della Sicilia erano tutti arancioni, senza differenze cromatiche né climatiche. Situazione questa che permarrà almeno fino alle 24 di domani sera. Cosa, questa, che tiene i singoli uffici comunali e i sindaci in particolare fibrillazione.
Dalle nostre parti sono stati i primi cittadini di Agrigento, Calamonaci e Ribera, ventiquattro ore fa, a ordinare la chiusura delle scuole per la giornata odierna. Nel tardo pomeriggio, poi, anche altri sindaci, tra cui Francesca Valenti, hanno fatto la stessa cosa. A Sciacca la decisione è stata presa al termine di una riunione dello staff di protezione civile del comune.
La prudenza non è mai troppa, insomma. L'attenzione è puntata essenzialmente sulla capacità di canali di scolo e torrenti (a Sciacca il Cansalamone) di tollerare la quantità di pioggia che si attende, come detto, anche per le prossime ventiquattro ore. Si temono allagamenti ma naturalmente anche si vogliono scongiurare possibili pericoli per le persone, e la popolazione scolastica è da sempre particolarmente vulnerabile, almeno se confrontati con gli altri luoghi di lavoro, anche se tutte le situazioni di possibile pericolo meritano il medesimo rispetto.
Anche per domani, martedì, le previsioni meteo sono tutt'altro che tranquillizzanti. Al momento l'allerta arancione della protezione civile regionale (ripresa dai comuni di tutte le province siciliane) rimane dunque più che confermata. Le previsioni di precipitazioni sparse dalla tarda mattinata sono state confermate. Ma le piogge – dicono i meteorologi - saranno tendenti a diffuse e persistenti anche nella seconda parte della giornata, con fenomeni a prevalente carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati molto elevati sui versanti ionici e generalmente elevati sui restanti settori orientali e sui settori meridionali e occidentali. Si attendono temporali e venti forti e mari molto mossi. Insomma: stando così le cose, anche se bisognerà inevitabilmente attendere le ore serali, il codice dell'allerta induce a non escludere l'arrivo di vere e proprie bombe d'acqua e quantitativi sempre più alti in termini di previsioni dei millimetri di pioggia che potrebbero cadere anche domani. Sindaci che, dunque, saranno ancora chiamati a decidere se ci dovesse essere la necessità di un'altra ordinanza di chiusura delle scuole. Nel versante riberese si guarda con attenzione al livello di guardia del fiume Verdura. Situazione al momento sotto controllo.
Si osservano i fenomeni meteo e le possibili modificazioni a cui il quadro generale potrebbe essere soggetto, anche se al momento gli specialisti sostengono che prima di mercoledì non si prevedono schiarite, peraltro definite “lievi”. Decisione, quella di ordinare la chiusura delle scuole che, manco a dirlo, sta generando il solito dibattito tra favorevoli e contrari. Oggi per i ragazzi è stata vacanza, e la stessa cosa potrebbe ripetersi anche domani.