alimentare al centro dei controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale. Una vasta attività di controllo avviata nei giorni scorsi ha interessato diversi locali agrigentini, riscontrando le prime irregolarità.
Ad Agrigento città, in un ristorante del centro storico, in via Atenea, sono stati sequestrati 18 chili di cibo poiché scaduto o privo della necessaria tracciabilità. Oltre al Comando provinciale, intervenuti anche i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro, del Centro Anticrimine Natura e il personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale che, a seguito di una approfondita ispezione ha, inoltre, rilevato la presenza di documenti di autocontrollo non conformi e varie carenze igienico-strutturali e sanitarie. Insomma, a conclusione dei controlli, per il proprietario sono scattate sia un’altra sanzione amministrativa da 3800 euro, sia la sospensione dell’attività, con l’apposizione dei sigilli.
Non più lontano di una settimana fa, sempre nel cuore della città dei Templi, i Carabinieri, camuffatisi tra i numerosi giovani, avevano, invece, pizzicato un barman somministrare alcolici ad un minorenne. Per il titolare era così scattata una sanzione amministrativa di oltre trecento euro.
Sotto la lente d’ingrandimento dei militari dell’arma, non solo pub e ristoranti. A Palma di Montechiaro, in un magazzino adibito a deposito per lo stoccaggio di olio, i carabinieri del Nas hanno sequestrato 780 litri di olio, per uso alimentare, contenuto in bidoni di plastica. Riscontrate violazioni in materia di tracciabilità di prodotti alimentari ed altre irregolarità sanitarie. I militari hanno, dunque, posto i sigilli al magazzino e multato il 45enne responsabile per 4.500 euro.
Ma l’attività dei Carabinieri non finisce qui. Controlli a tappeto continueranno ad interessare le attività commerciali del settore alimentare presenti in provincia, allo scopo di garantire, a diversi livelli, la salubrità degli alimenti, nel rispetto della normativa comunitaria e di tutelare i consumatori dalle frodi alimentari.