dove ha chiesto e ottenuto di venire curato. A insospettire i sanitari è stato piuttosto il fatto che si trattava di un uomo di origine castelvetranese. Se a questo si aggiunge, poi, quello che è stato riferito come comportamento apparentemente strano, è scattata la segnalazione ai carabinieri del comando provinciale della città dello Stretto. Sono così stati effettuati minuziosi e accurati controlli. Intervenuti presso la struttura sanitaria, i militari hanno identificato il paziente prelevando un campione del DNA. Sullo sfondo c'era il sospetto dei sospetti: che si potesse trattare addirittura del superboss latitante Matteo Messina Denaro. L'esito del DNA è stato però negativo. In realtà il paziente in questione era stato colpito da ictus e curato presso la struttura ospedaliera. Sarebbe stato strano, peraltro, sulla base del codice di comportamento mafioso, che un uomo ricercato dalla polizia di tutto il mondo facesse lo sborone circolando con auto di grossa cilindrata e adottando comportamenti stravaganti. La ricerca del capo dei capi produce anche episodi così bizzarri e basati perfino sul pregiudizio.