ha deciso di non disporre l'autopsia sul corpo di Vincenza Oliveri, la donna di 70 anni deceduta durante il ricovero all'ospedale Giovanni Paolo II. La salma potrà essere restituita ai familiari e potranno essere celebrati i funerali in un primo momento previsti per la giornata di sabato scorso e poi annullati. Sono stati proprio i familiari della donna a presentare un esposto ai Carabinieri della Compagnia di Sciacca che ha fatto scattare il sequestro della salma e l'acquisizione della relativa cartella clinica. La settantenne sarebbe arrivata al Pronto Soccorso dell'ospedale di Sciacca con una insufficienza respiratoria. La morte sarebbe sopravvenuta prima del trasferimento nell'unità operativa di Rianimazione. Eseguita l'ispezione cadaverica che è il primo accertamento che viene effettuato in casi come questi, la Procura ha ritenuto di non disporre l'esame autoptico disponendo la restituzione della salma ai familiari. Nel frattempo andrà avanti l'esame della documentazione medica e della cartella clinica della donna così come proseguiranno tutti gli accertamenti da parte della magistratura per chiarire le cause della morte della settantenne saccense. E' la seconda indagine, nel giro di pochi giorni, che riguarda il Giovanni Paolo II coinvolto la settimana scorsa insieme al San Giovanni di Dio per il caso del bimbo nato all'ospedale di Sciacca con la gambetta tumefatta e morto qualche giorno dopo all'ospedale di Agrigento.