Così i componenti dell'associazione culturale “E ora li femmi tu”, costruttori del carro allegorico “Volere volare”, coinvolto nell'incidente costato la vita del piccolo Salvatore, hanno manifestato ieri sera pubblicamente il proprio stato d'animo. Il sodalizio, presieduto da Giuseppe Sclafani, ha fatto sapere di volersi stringere attorno alla famiglia del piccolo Salvatore, esprimendo il proprio commosso cordoglio, affetto e vera vicinanza.
“Pur non risultando in questo momento indagata dall’autorità giudiziaria – si legge nella nota – l'associazione si è totalmente messa a disposizione delle forze dell’ordine, con cui ha collaborato sin dall’inizio e sta collaborando tuttora, tenendo in custodia il carro allegorico sequestrato proprio al fine di consentire ogni tipo di accertamento e verifica”.
Associazione che poi rivolge un appello a tutta la comunità, affinché – osserva - “venga mantenuto un doveroso silenzio nel rispetto del tragico momento che sta vivendo la famiglia Sclafani ed in attesa che la procura della Repubblica di Sciacca e gli inquirenti tutti svolgano i necessari accertamenti”. Quelli di “E ora li femmi tu” ringraziano poi tutti i colleghi carristi, le maestranze, il sindaco, gli organizzatori e tutti i cittadini che hanno manifestato solidarietà e sostegno anche all'associazione.
Associazione che ha nominato i legali dello studio Marciante di Sciacca per essere assistita in questa delicata fase delle indagini, pur esprimendo la massima fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine. Questione dunque ormai di tipo legale, per accertare eventuali responsabilità su quanto accaduto. Il fascicolo d'indagine al momento è ancora contro ignoti, ma nelle prossime ore potrebbero già esserci persone iscritte nel registro degli indagati. Un atto dovuto, naturalmente. Il PM Roberta Griffo già la sera stessa della tragedia aveva fatto un sopralluogo in via Incisa, l'indomani ha deciso di restituire la salma del bambino ai genitori, non disponendo l'autopsia. Per prima a rivolgersi a dei legali è stata proprio la famiglia del piccolo Salvatore, incaricando gli avvocati Aldo Rossi e Mauro Tirnetta. Anche la Futuris ha incaricato un legale. Una vicenda che ha fatto sprofondare in un clima di irrealtà la serata di venerdì, generando poi, accanto alla tristezza per quanto accaduto, l'immancabile dibattito su ciò che sarebbe stato giusto o sbagliato fare.