in questo fine settimana. I fatti delle ultime ore collegati all'approdo del Corovirus in Sicilia, tuttavia, sembrano non deporre certamente a favore di questa possibilità. Tanto più che le notizie ormai conclamate sui tanti studenti in quarantena volontaria provenienti dalle zone del nord focolaio della diffusione del virus aprono innumerevoli incognite.
Insomma: sembra esserci ormai una diffusa rassegnazione in ordine alla prospettiva di far ripartire una macchina organizzativa complessa, in una manifestazione che è stata colpita al cuore dopo l'incidente di venerdì sera, quello costato la vita del piccolo Salvatore Sclafani, vicenda su cui è in corso come è noto una inchiesta giudiziaria, quella tuttora nelle mani del sostituto procuratore della Repubblica Roberta Griffo.
Il rispetto dovuto alla tragedia rende naturalmente faticoso immaginare una prospettiva, nella quale si inquadrano anche variabili di tipo diverso, quelle umane sono al primo posto, ma ci sono anche quelle economiche, con le esigenze di lavoratori di vari settori, dagli ambulanti ai commercianti, passando per i contratti che la Futuris aveva stipulato e che inevitabilmente è chiamata ad onorare. Aspetti economici che fanno più o meno inorridire, dando il via a considerazioni moralistiche, come se non fosse chiaro a tutti che una vita umana, in questo caso quella del piccolo Salvatore, vale assai più di tutto il denaro del mondo. È anche vero, tuttavia, che la questione economica non interessa soprattutto chi non ne porta il fardello. Ben diversa è la posizione di chi, tra mancati guadagni o perdite finanziarie, dovrà fare i conti con la realtà.
L'idea con la quale sembra si stia cominciando a fare i conti, è di immaginare un'edizione della manifestazione in un periodo diverso, tra la tarda primavera o l'inizio dell'estate. Ipotesi su ipotesi, considerando che le prossime ore saranno decisive per conoscere la risposta di questura e prefettura alla richiesta avanzata ormai sabato scorso dagli enti organizzatori. I rischi di coronavirus, che pongono molti dubbi sugli assembramenti, rendono ancora più difficile un via libera alla ripresa della festa, non dimenticando l'assurdo sacrificio del piccolo Salvatore e non dimenticando peraltro che uno dei carri allegorici in concorso è tuttora sotto sequestro da parte dell'autorità giudiziaria.
Sulla vicenda Carnevale 2020 così oggi al nostro Telegiornale l'assessore Sino Caracappa: "Aspettiamo le decisioni della questura, poi decideremo cosa fare".