relativa alla tragedia di venerdì sera, quella costata la vita del piccolo Salvatore Sclafani, caduto dal carro allegorico “Volere volare”. Una vicenda destinata a rimanere a lungo sotto i riflettori, nella prospettiva che l'indagine in corso stabilisca al più presto l'esatta dinamica dell'incidente. Il carro dell'associazione “E ora li femmi tu” presieduta da Giuseppe Sclafani, che insieme agli altri carri continua a sotare in viale della Vittoria, è ancora sotto sequestro giudiziario. La polizia scientifica nelle scorse ore è tornata ad effettuare specifici rilievi sul carrellone. Rilievi che si considerano utili a ricostruire le cause che hanno determinato la morte del bambino. È chiaro come a breve ci saranno i primi soggetti iscritti nel registro degli indagati.
Nel frattempo stamattina i legali della famiglia del piccolo Salvatore, gli avvocati Aldo Rossi e Mauro Tirnetta, hanno diramato un comunicato nel quale definiscono “inesatte” molte delle ricostruzioni della tragedia, evidenziando come – si legge testualmente nel documento – “le varie considerazioni di getto non aiutano la ripresa dei genitori, se mai questa ripresa ci sarà”.
Non entrano ulteriormente nel merito di quali siano state le riferite presunte ricostruzioni inesatte, i due legali. Ma quello che sembra venire fuori è un evidente biasimo, anche nei confronti del contenuto di alcune delle testimonianze acquisite dalla polizia giudiziaria dopo la tragedia e nelle ultime ore. A nome dei familiari del bimbo, inoltre, gli avvocati dichiarano di avere preso atto di quanti hanno mostrato un'effettiva vicinanza e comprensione dello straziante dolore per la perdita inaccettabile del loro congiunto.
“La morte di un figlio della nostra amata città di soli quattro anni – continuano gli avvocati Rossi e Tirnetta - impone riflessione, equilibrio e pacatezza da parte di chiunque, senza lasciarsi andare a valutazioni e giudizi inopportuni e soprattutto in assenza di una conoscenza completa della tristissima vicenda. Emigrarsi – osservano - a emotive e superficiali considerazioni, comporta solo devianze rispetto al reale accadimento storico”. Riferimento evidente, in questo passaggio, volendo leggere tra le righe, ad alcuni dei commenti pubblicati sui social dagli immancabili tuttologi, sedicenti esperti ieri di coronavirus, oggi di calcio, domani di sistemi di sicurezza. Tornando all'inchiesta in corso, gli avvocati Rossi e Tornetta, sempre a nome dei genitori di Salvatore, auspicano poi “onestà nella collaborazione, come certamente sarà, altrimenti il dolore si svuoterà di contenuto. Tutte le morti sono angoscianti e dolenti – ragionano i legali - ma la perdita di un bimbo di quattro anni, appena compiuti, in un contesto che avrebbe dovuto essere di festa cittadina, occorsa con una singolare dinamica e terminata in modo atroce, coinvolge un'intera comunità, devasta le coscienze e pone interrogativi. Questa vicenda – evidenziano i legali impone costante silente riflessione, demandando a chi di competenza l'onere dell'analisi fattuale e giuridica e a noi legali – concludono - anche le legittime tutele e pretese consentite dalla legge”.