in ospedale dopo la scoperta del cosiddetto “paziente 1” (ovverosia la dottoressa della Medicina risultata positiva al Covid-19), hanno dato tutti esito negativo. A comunicarlo, dopo averlo appreso dai vertici dell’Asp di Agrigento, è stata la presidente della Commissione Sanità dell’ARS Margherita La Rocca Ruvolo. Ieri intanto sono stati eseguiti ulteriori 27 tamponi, 23 all’interno del presidio ospedaliero di Sciacca, e ulteriori 4 effettuati dal Dipartimento di Prevenzione a domicilio nelle case di altrettante persone a seguito di segnalazione da parte dei medici di medicina generale, stiamo parlando dei medici di famiglia tanto per intenderci. È salito dunque a 283 il numero totale di tamponi eseguiti a Sciacca sul totale di 316 praticati invece su tutto il territorio provinciale. Resta ancora fermo a 19, al momento, il numero di positivi riscontrati all’ospedale di Sciacca sui 22 complessivi in provincia. Due i positivi sintomatici. Nel suo ultimo comunicato stampa di questa mattina prima della destituzione e sostituzione con un commissario ad acta, l'ormai ex direttore sanitario Gaetano Migliazzo aveva fatto sapere anche di avere disposto un piano di disinfestazione dell’area ospedaliera che, al momento, ha riguardato già le unità operative di Urologia, Chirurgia, Terapia Intensiva Rianimatoria, Ortopedia, parte della Pediatria, Ostetricia e Ginecologia, Anatomia Patologica, Oncologia e Otorinolaringoiatria. Piano che proseguirà anche oggi e che, compatibilmente con le attività assistenziali che la struttura continua ed erogare, si dovrebbe concludere domani. E poi, sempre nell'ultima nota a firma di Migliazzo, le rassicurazioni circa il fatto che la situazione è sotto controllo. Ma sono diversi comunque gli operatori sanitari impegnati nelle corsie (medici, infermieri e ausiliari) i quali da giorni, riservatamente, non nascondono le loro preoccupazioni sulla situazione, e questo al di là dei dubbi sul fatto che il focolaio del contagio sia stato effettivamente l’ospedale oppure no. Fin qui le novità che provengono dall’ospedale di Sciacca. Ospedale che negli ultimi giorni ha visto ridursi considerevolmente gli accessi di utenti, cosa questa che non può non fare pensare al fatto che molti cittadini si siano evidentemente allarmati e, addirittura, al momento, preferiscano rinunciare alle cure, magari pur avendone necessità, pur di non mettere piede al Giovanni Paolo II. Quello che si sa al momento è che ci sarebbero almeno 3 medici del Giovanni Paolo II con sintomi di febbre e tosse. Medici per i quali si attende l’esito del tampone ai quali sono stati opportunamente sottoposti, anche se al momento hanno comunque iniziato lo stesso la necessaria terapia per guarire. Fatto, questo, che indubbiamente non può non indurre ancora a qualche preoccupazione, la stessa evidentemente del vicepresidente della Commissione Sanità dell’ARS Carmelo Pullara che proprio oggi ha deciso di raggiungere Sciacca per un sopralluogo proprio in ospedale per capire di persona la condizione generale in cui versa il Giovanni Paolo II. Ieri era stata il sindaco Valenti, armata di mascherina, a raggiungere l’ospedale, sul quale si sa che sono stati accesi i riflettori del prefetto di Agrigento e dello stesso assessore regionale Razza che domani riferirà proprio in commissione sull’emergenza Covid-19 e che, probabilmente, fornirà qualche dettaglio sul caso Sciacca che sta interessando anche gli organi di stampa nazionali. Intanto c’è chi continua a prendere sottogamba le reiterate raccomandazioni sui comportamenti più corretti per cercare di neutralizzare il contagio. Questo filmato è stato pubblicato su Facebook in timelapse: siamo alla Seniazza, proprio all’ingresso dell’ospedale e di fronte un supermercato, entrambi luoghi di cui è permesso il raggiungimento. Ma il transito di auto e scooter da quelle parti è lo stesso decisamente troppo intenso, come se non fossimo in situazione di emergenza. Forse è tutta gente che pensa che basta dire che “Andrà tutto bene” per sconfiggere il Coronavirus?