che appartiene al gruppo trentino Mezzacorona e si trova in territorio di Sambuca di Sicilia. Le Fiamme gialle ipotizzano infiltrazioni mafiose nel sistema economico del Trentino e riciclaggio di beni mafiosi. A finire sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti sono state due operazioni contrattuali collegate tra loro, per l'acquisto di beni immobili in Sicilia, inizialmente di proprietà dei noti cugini Salvo (Ignazio e Antonino detto “Nino”, uomini d'onore della famiglia di Salemi). Beni che prima di essere ceduti al gruppo vitivinicolo erano stati amministrati da Cosa nostra. L'operazione di cessione sarebbe stata fatta, secondo la Finanza, in maniera illecita allo scopo di riciclare risorse liberandosi di beni immobili ricevuti e gestiti attraverso attività criminali, al fine di sottrarli a misure cautelari reali e per investire il ricavato, così ripulito, in ulteriori imprese delittuose.