“Giovanni Paolo II” di Sciacca e che, malgrado il primo tampone a cui era stato sottoposto fosse risultato negativo, è stato poi contagiato pure lui dal Coronavirus, con la tipica sintomatologia sopraggiunta. Caso peraltro poi confermato dall'esito di un successivo tampone. Condizioni aggravatesi repentinamente, poi il ricovero in Rianimazione all'ospedale Umberto I di Enna. La situazione nelle ultime ore è precipitata, e l'uomo è morto.
È la prima vittima da Covid 19 in provincia di Agrigento. Un altro anziano di 79 anni di Salemi è morto invece all'ospedale di Castelvetrano, dove era stato ricoverato nei giorni scorsi. Probabilmente erano entrambi affetti anche da altre patologie, ma questo tipo di considerazioni ormai servono a ben poco, anche perché tutti, giovani e anziani, hanno il diritto di sopravvivere. Purtroppo per questa persona non c'è stato niente da fare. Un caso che naturalmente innalza il livello di preoccupazione, nell'ambito di una lotta contro questo nemico invisibile che oggi ha visto incrementare ulteriormente di altre due unità il numero di contagiati a Sciacca, che dunque sale a 17 su un totale di 35 casi accertati in provincia di Agrigento. Oltre ai 17 casi di Sciacca ci sono 4 contagiati a Ribera, 3 a Licata, 3 a Menfi, 2 ad Agrigento, Favara e Palma di Montechiaro, uno ciascuno a Santa Margherita e Canicattì.
Per quanto riguarda la situazione degli agrigentini positivi al Covid-19 ricoverati nelle strutture ospedaliere il dato è questo: 2 sono ricoverati a Sciacca; 2 a Caltanissetta; 2 a Caltagirone e 3 a Enna. Numeri che si considerano statisticamente contenuti, anche se è di tutta evidenza come l'allarme sociale ormai sia inevitabile, tanto più che si inquadra in un contesto generale nel quale sono ancora troppe le persone che non rispettano le restrizioni, con tanta gente per strada in una fase in cui bisognerebbe evitare ogni ipotesi di contatto ravvicinato.