anche se l'ultimo dato fornito dall'Asp di Agrigento, risalente a ieri pomeriggio, ne indica ancora 81. Pare che ci sia una spiegazione tecnica riguardante i tempi di comunicazione degli esiti dei tamponi ai sindaci dei comuni interessati. Va da sé, evidentemente, che il numero corretto sia quello diramato dalla Regione. Al momento, a livello di dati parziali riguardanti i tamponi risultati positivi siamo ancora fermi ai 21 a Sciacca, ai 10 a Menfi, 7 a Ribera, 3 a Santa Margherita e 1 a Caltabellotta. Una quarantina di casi in massima parte riconducibili al primo focolaio di contagio, quello nato al reparto di Medicina dell'ospedale di Sciacca. Ci sono poi 9 persone contagiate ad Agrigento, 8 a Licata, 6 a Palma di Montechiaro, 4 a Canicattì, 3 a Favara e a Raffadali, uno ciascuno ad Aragona, Camastra, Lampedusa, Montallegro, Porto Empedocle e Siculiana. Ci sono 14 agrigentini ricoverati in vari ospedali siciliani, e segnatamente 4 a Caltanissetta, due ciascuno a Caltagirone, Enna, Marsala e Partinico, uno ciascuno a Trapani e a Messina. Una sessantina le persone censite che stanno osservando la quarantena, 8 ad oggi i deceduti. In Sicilia, in attesa dell'aggiornamento di oggi pomeriggio, i positivi sono 1.791, ma i guariti continuano ad aumentare, anche se il numero dei morti (arrivato a 93) purtroppo rende ogni prospettiva favorevole più o meno malinconica. Intanto sono arrivati all'ospedale di Sciacca 5 ventilatori destinati dalla Protezione civile alle terapie intensive per eventuali pazienti in condizioni critiche, situazione che al momento non si è ancora verificata, per fortuna, in uno scenario generale nel quale monta la protesta dei sindaci.