ovverosia di quella che nelle confezioni riporta la dicitura "Aiuto nazionale agli indigenti, prodotto non commerciabile" sono state abbandonate all'interno di una discarica abusiva situata in contrada Perriera, in via delle Margherite. Pacchi di pasta ritrovati accatastati vicino a rifiuti di vario genere, tra cui anche diverse bottiglie vuote. La pasta, però, è annoverata tra le derrate alimentari basilari che periodicamente, insieme ad altri prodotti a lunga conservazione, vengono regolarmente distribuite dalla Caritas alle famiglie più bisognose. Un argomento, questo, tuttora sotto i riflettori, che ha imposto la necessità di incrementare gli aiuti spesa a quei soggetti già in difficoltà i quali, anche a causa delle severe misure di contenimento della diffusione del coronavirus imposte, non hanno più avuto la possibilità di guadagnare il necessario per la giornata per potere fare la spesa. Eppure c'è stato chi non ha esitato a disfarsene, facendolo anche nel peggiore dei modi possibili. "Evidentemente le persone che hanno buttato via queste confezioni di pasta non ne avevano bisogno". Questo, al nostro telegiornale, il commento piuttosto amareggiato di Luciano Sciortino, responsabile della Caritas di Sciacca. Che, peraltro, nei giorni scorsi ha gestito la distribuzione di alcune corpose donazioni effettuate da alcuni imprenditori saccensi: diverse tonnellate di pasta, ma anche confezioni di passata di pomodoro, olio extravergine d'oliva e altro. Il ritrovamento delle confezioni abbandonate in questa mini discarica è mortificante, anche se naturalmente non ridimensiona né il valore della solidarietà, né tanto meno la dignità di chi ha realmente bisogno di aiuto, che non butterebbe mai nella spazzatura l'aiuto ricevuto. L'auspicio è che episodi del genere non si ripetano più, e non c'è alcuna ragione (nemmeno la data di scadenza lo sarebbe, perché eventualmente si potrebbe chiedere di poterlo restituire) perché un prodotto ricevuto come aiuto venga abbandonato in questo modo.