uno dei dipendenti del Comune di Villafranca Sicula indagati dalla Procura della Repubblica nell'ambito dell'operazione "Vertigini" condotta dai Carabinieri della stazione di Burgio e dalla compagnia di Sciacca. Durante l'interrogatorio di garanzia Perricone ha risposto alle domande dei magistrati e, stando a quanto riferito dal suo avvocato Vincenzo Castellano, sarebbe riuscito a fornire elementi a sua discolpa. Un altro degli indagati, Paolino Girgenti, ha ritenuto di avvalersi della facoltà di non rispondere. La stessa cosa aveva fatto nei giorni scorsi anche Gaetano Montana, il medico di base per il quale è scattata la misura più grave degli arresti domiciliari. I suoi legali, gli avvocati Vaccaro e Mirabella, stanno valutando l'opportunità di presentare istanza di revoca del provvedimento al Tribunale del Riesame. Sono tuttora in corso gli interrogatori degli altri indagati. Sono 12 in tutto, dieci dipendenti del Comune di Villafranca (oltre a Perricone e Girgenti ci sono anche Santo Bonaccorso, Rosa Buscemi, Giuseppe Ganga, Giuseppe Calabrese, Mariano D'Angelo, Calogero Latino, Paolo Scarpinato e Paolo Girgenti. Per loro è scattato l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, così come per la segretaria del medico, Giovanna Blanda. Sotto i riflettori: presunti casi di assenteismo, con strisciate di badge collettivo, ma non solo. Giorni di malattia che venivano riconosciuti soprattutto in corrispondenza col periodo della raccolta delle olive, ma dall'ordinanza emerge come uno degli indagati pare avesse richiesto il certificato medico per avere a disposizione 15 giorni utili per andare a vendere le arance al nord. C'era anche chi era arrivato a chiedere il certificato medico per assentarsi dal lavoro ogni 9 giorni. I carabinieri hanno esaminato circa ottocento certificati medici, quasi tutti firmati dal dottor Montana. Lo hanno fatto direttamente negli uffici dell'Inps, facendo così scattare l'indagine per truffa aggravata e continuata in danno di ente pubblico e falsità ideologica. I certificati farlocchi sarebbero stati più di 650. Dipendenti comunali che in massima parte dichiaravano di soffrire di vertigini, da qui il nome dell'operazione. Ma secondo l'accusa in realtà stavano benissimo, tanto da espletare altre attività di natura personale. Non solo i giorni di assenza che sarebbero ingiustificati, ma anche gli allontamenti dall'ufficio per andare a fare shopping. E' il caso della dirigente che si faceva accompagnare anche dal marito, pure lui dipendente del comune di Villafranca Sicula. E c'era anche chi si allontanava dal palazzo municipale per andare a schiacciare un sonnellino in macchina, pur rimanendo nelle vicinanze di palazzo di città, ma anche chi si spostava al cimitero e dopo avere onorato i propri defunti tornava in macchina per riposarsi, avendo cura di spostare l'auto alla ricerca delle zone d'ombra. Un'inchiesta antiassenteismo che prosegue, così come sono in corso gli accertamenti nei confronti degli indagati di un'altra indagine, quella denominata "Ghost Rider", della Guardia di finanza nei confronti di alcuni dipendenti dell'ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera.