Una pedana da una tonnellata di olio extravergine d'oliva, un'altra di passata di pomodoro e 4 mila chilogrammi di pasta
"Lo slittamento della scadenza non è sufficiente, serve una riduzione cospicua dell’IMU relativa agli immobili destinati alle attività produttive, considerato che queste non hanno prodotto alcun reddito". È una delle richieste avanzate all'amministrazione comunale di Sciacca dai consiglieri comunali di centrodestra Calogero Bono e Giuseppe Milioti. I quali sottolineano la necessità che il comune intervenga anche azzerando l’imposta sull’occupazione del suolo pubblico, snellendo la burocrazia ed eliminando ogni limite alla concessione degli spazi. Ma non è tutto: per sostenere l'edilizia Bono e Milioti chiedono il dimezzamento degli oneri di urbanizzazione. Ritengono, i due esponenti consiliari, che interventi come quelli da loro suggeriti possono incidere notevolmente nel contenimento dei costi quotidiani delle imprese saccensi. Vanno sostenute, a loro giudizio, le richieste degli imprenditori del centro storico, ma anche da quelli delle periferie, che hanno azzerato gli incassi, e pertanto risulta per loro impossibile pagare i tributi. "Solo lavorando in un ottica condivisa tra pubblico e privato - osservano Bono e Milioti - possiamo ottenere risultati davvero utili a commercio, turismo e servizi". Sanno bene, i due consiglieri comunali, che le predette proposte causerebbero un minor introito alle casse comunali. Ma per ovviare a questa falla, suggeriscono di reperire le risorse necessarie dai risparmi generati dai minori consumi scaturiti dalla chiusura di molte strutture comunali in termini di energia elettrica, mancata erogazione di servizi, riduzione dei costi della macchina amministrativa. Chiedono così, Bono e Milioti, un consiglio comunale in videoconferenza aperto all’ascolto di chiunque per stilare il programma di lavoro che possa portare ad un vero e proprio piano di azione nel breve, nel medio e nel lungo periodo.
Calogero Bono e Giuseppe Milioti chiariscono che le loro proposte all'amministrazione scaturiscono dal fatto che la riapertura delle attività genererà una serie di costi gravosi, immediati ed indifferibili quali, giusto per fare qualche esempio, sanificazione e adeguamento dei locali agli standard delle misure contenimento del coronavirus, nuovi approvvigionamenti e ripristino della forza lavoro. Definiscono "una farsa e una presa in giro" la cosiddetta "Fase 2" comunicata dal presidente del Consiglio Conte, come dimostra per esempio lo stesso fatto che ad aziende le quali, pur disponendo di strutture adeguate per garantire la sicurezza, verrà impedito di ripartire il 4 maggio. Questa fase storica genererà un disastro economico per le imprese del commercio, dell'industria, dell'artigianato, della pesca, dell’agricoltura e del turismo, ma anche da chi gestisce i musei, categoria quest’ultima che, lavorando tantissimo con le scuole, vedrà uno spaventoso calo di accessi.
Per i due consiglieri, a prescindere da quelli che possono essere gli interventi a livello nazionale, ad oggi rappresentati solo da incentivi ad indebitarsi e da un'elemosina che ancora deve raggiungere diversi contribuenti, gli stessi che negli anni sono stati tartassati con celerità, bisognerebbe rimboccarsi tutti le maniche ed intervenire anche a livello locale sposando ogni iniziativa possa essere utile a raggiungere qualsiasi tipo di obbiettivo importante per la città di Sciacca, che arrivi dalla collaborazione senza se e senza ma dei consiglieri comunali ma anche dall’esterno. In tal senso Bono e Milioti salutano con favore gli inviti fatti dall’equipe di ex assessori esperti in materia di turismo.
"Il 2020 sarà un anno bianco, se anche dovessimo riaprire sarà solo per pagare spese".
"A me il tampone non è stato fatto, eppure sono stata nella stessa stanza per almeno 2 ore con l'anziano di Santa Margherita di Belice risultato positivo". È quanto ha riferito una donna di Menfi al sindaco margheritese Franco Valenti, che ha rivelato la circostanza in un videomessaggio pubblicato su Facebook. Affermazione, quella di Valenti che, dunque, tenderebbe a smentire quanto detto ieri dal commissario ad acta degli ospedali di Sciacca e Ribera Alberto Firenze, il quale aveva chiarito che tutte le persone venute a contatto con il soggetto anziano (quello trattato inizialmente come paziente no Covid e del quale si è poi appresa la positività al coronavirus) erano risultate negative al tampone che, tempestivamente, era stato eseguito nei loro confronti.
Franco Valenti, che denuncia quella che definisce "la permeabilità del coronavirus all'interno dell'ospedale di Sciacca", evidenzia come, piuttosto che scusarsi per quanto accaduto, il professore Firenze (di cui comunque il sindaco nel suo videomessaggio non fa mai il nome) pretenderebbe addirittura gli applausi. "Medici e infermieri sono esposti a rischi eccessivi, e dovremmo chiederci cosa fare per scongiurare pericoli in futuro".
Valenti considera inaccettabile poi le accuse di Firenze, a non meglio precisate "istituzioni non sanitarie", di non avere vigilato adeguatamente sull'osservanza della quarantena. Il sindaco replica: "Ai tamponi di verifica nessuna delle persone che è stata in isolamento a Santa Margherita è risultata positiva, di conseguenza nessuna di queste persone può avere contagiato nessuno". Precisa, in ogni caso, il sindaco di Santa Margherita, che l'anziano margheritese ha un parente rientrato dall'estero il 13 marzo, che comunque ha osservato tutte le prescrizioni sull'isolamento domiciliare.
Poi Valenti si domanda: "A quali istituzioni non sanitarie ci si riferisce"? Aggiungendo: "Se si rivolge al comune il commissario si tranquillizzi pure, non c'è stata alcuna negligenza, noi i controlli li facciamo, lavoriamo 24 ore al giorno, la polizia municipale effettua anche le verifiche domiciliari ai soggetti in quarantena, non è accettabile l'ipotesi che la responsabilità di quanto successo all'ospedale sia di altri. C'è chi - aggiunge - tende a magnificare se stesso, ad autocelebrarsi come il più bravo del mondo: faccia pure, ma cerchiamo di mantenere un profilo istituzionale. Se si comunicano tamponi negativi quando ad una paziente non era stato ancora fatto alcun tampone, allora sono preoccupato, perché la meravigliosa macchina dell'ospedale di Sciacca non ha funzionato".