La grave crisi delle marinerie di Sciacca, Mazara del Vallo, Porto Empedocle e Licata al centro
Il quinto caso di tampone positivo al Covid-19 a Menfi riguarda un anziano che, stavolta, non era stato ricoverato all'ospedale di Sciacca bensì al "Vittorio Emanuele II" di Castelvetrano. A dare la notizia stamattina il sindaco Marilena Mauceri, che l'ha appresa direttamente dall'Asp di Agrigento. Si rivelano ancora una volta i nosocomi, dunque, i luoghi più vulnerabili nella diffusione del Coronavirus per i pazienti e per i parenti dei pazienti. La scoperta di questo nuovo caso ha già indotto i familiari dell'uomo a consegnarsi tutti alla quarantena all'interno delle loro abitazioni, in attesa di capire se anche loro siano stati o meno contagiati. A Menfi sarebbero complessivamente una settantina, sempre sulla base delle informazioni in possesso del primo cittadino, le persone tuttora in autoisolamento.
È delle scorse ore, invece, la notizia del primo contagiato a Caltabellotta. Si tratterebbe, stando a quanto si apprende, del figlio di un altro anziano che nelle settimane scorse era stato ricoverato nel reparto di Medicina dell'ospedale di Sciacca, unità operativa che, come si ricorderà, è stata colpita direttamente dalla diffusione del virus dopo il primo caso della dottoressa risalente allo scorso 5 marzo. È salito a 20, invece, il numero certo di positivi al Covid-19 a Sciacca. Stavolta si tratta di due uomini, uno di 30 e l'altro di 50 anni, completamente estranei al focolaio ospedaliero. Dopo avere accusato i sintomi collegabili al virus, i due hanno responsabilmente raggiunto la tenda pre-triage, quella situata all'esterno dell'Area di emergenza del "Giovanni Paolo II" e qui sono stati sottoposti dagli operatori sanitari a tampone rinofaringeo. Il successivo esame ha rivelato la loro positività. Sono entrambi in quarantena, in condizioni stabili, in contatto con i medici di base ai quali forniscono periodici aggiornamenti sulla loro situazione.
Intanto scoppia il conflitto tra dati statistici sul numero di contagiati in provincia di Agrigento. Secondo l'ultimo report del prefetto Dario Caputo sono 68, mentre per la Protezione civile regionale ce ne sarebbero dieci in più. Una vicenda che è piuttosto rivelatrice della situazione di confusione nella quale si è venuta a trovare la comunicazione ufficiale, perfino quella che riguarda le stesse informazioni doverosamente comunicate ai sindaci, come ha rivelato il disappunto di sabato scorso di Franco Valenti che ha appreso dalla stampa, e non dai canali ufficiali, la notizia del secondo contagiato nel comune di Santa Margherita di Belice.
In questo quadro, continua a rimanere assai poco comprensibile lo stillicidio di notizie che l'Asp di Agrigento fornisce ai cittadini in un momento nel quale, oggi più che mai, i cittadini hanno bisogno di capire come stanno le cose. Anche se in tanti non hanno ancora capito che non è in corso alcuna campagna "a tappeto" di tamponi rinofaringei, e che si procede solo nei confronti di chi accusa sintomi da coronavirus. Di conseguenza le notizie sui nuovi contagiati, in realtà, sono riferite ai tamponi che risultano positivi, ed è immaginabile che, in realtà, siano molte di più dei numeri ufficiali le persone colpite da Covid-19 che, però, sono asintomatiche. Ecco perché vengono reiterate di continuo le raccomandazioni a rimanere a casa e a osservare tutte le prescrizioni imposte da decreti e ordinanze per neutralizzare il virus. Di certo c'è che vanno troppo a rilento gli esami dei tamponi effettuati. Si sa che questa settimana dovrebbero essere operativi, per gli esami, anche i laboratori di analisi degli ospedali di Sciacca ed Agrigento, per potere disporre di uno strumento di analisi autonomo.
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Quinto caso di tampone risultato positivo a Menfi. A confermare la notizia il sindaco Marilena Mauceri.