E' stato oggi il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Matteo Mangiacavallo
Quella di ieri sera all'interno della Sala Giunta del Comune di Sciacca
Il randagismo è un problema grave, ma non è nato certamente con la nostra amministrazione. Questo il messaggio all'Opposizione lanciato oggi da Paolo Mandracchia, assessore all'ambiente. Il quale ammette che non ci sono soldi per dare risposte immediate, ma che il problema è tra le priorità dell'amministrazione. Sì al rifugio municipale, siamo pronti a procedere. Lo ha detto oggi l'assessore all'ambiente Paolo Mandracchia commentando l'emergenza randagi, che ormai stanno proliferando sempre di più.Mandracchia oggi replica alle recenti note e interrogazioni: “il randagismo non è certo nato con l'amministrazione Valenti”, dichiara. Poi Mandracchia attacca i proprietari di cani: “Molti di loro li fanno riprodurre per poi immetterli sul territorio”.Al momento sono solo 8 i posti disponibili presso i canili convenzionati.
Una rotazione tra medici dei vari reparti del Giovanni Paolo II, in possesso di competenze in medicina d'emergenza per sopperire alle attuali lacune di personale del Pronto soccorso. È questa la prima soluzione prospettata dal commissario straordinario dell'ASP di Agrigento Gervasio Venuti, che stamattina ha incontrato il sindaco Francesca Valenti. L'inversione di tendenza rispetto al passato, da parte del nuovo responsabile della Sanità agrigentina, è l'ammissione dei problemi. “Accetto ogni segnalazione”, ha detto Venuti. L'obiettivo adesso è quello di scorrere eventualmente anche graduatorie di altre ASP, se necessario. Le altre province hanno potuto fare le assunzioni a tempo indeterminato perché disponevano di graduatorie utili più recenti di quelle dell'ASP di Agrigento che, com'è noto, quando poteva non ha fatto i concorsi. Buona l'impressione ricavata dal commissario Venuti da parte del sindaco Francesca Valenti. Un commissario che in effetti sembra puntare su un rapporto finalmente diverso da parte del management col territorio di Sciacca. Anche se, purtroppo, sempre di un commissario si tratta. E tra poche settimane alla Regione si vota. E questa non è una storia diversa. Le due cose, infatti, procedono di pari passo. E la politica non toglierà mai le mani dalla Sanità, per tutte le ragioni che conosciamo.