Un piano B se riusciremo a risolvere il contratto con Girgenti acque? Ci stiamo lavorando. È così che il sindaco di Sciacca Francesca Valenti commenta le più o meno velate preoccupazioni in merito a cosa potrà riservare il futuro. Come dire che qualcuno che aprirà il rubinetto ed effettuerà le riparazioni comunque continuerà ad esserci. Ma il punto al centro del dibattito è al momento lo scontro che si è venuto a creare tra il Comune e l’ente gestore. Francesca Valenti sembra non scompors: "È normale che reagiscano così". C’è poi sotto i riflettori il caso dei progetti di rifacimento delle reti che dovranno essere finanziati dal commissario nazionale per le acque e la depurazione Enrico Rolle. Anche qui lo scontro con Girgenti acque ha registrato momenti di alta tensione: "Rolle vuol decidere chi dovrà effettuare questi interventi, se Girgenti acque oppure no". Sul piano politico, infine, il sindaco di Sciacca non accetta l’accusa, avanzata ieri da Giuseppe Milioti, consigliere comunale di Alternativa Popolare, di aver fatto marcia indietro e di avere illuso i cittadini, promettendo una risoluzione che, a dire di Milioti, lo stesso parere dell’avvocato Mazzarella sconfesserebbe: "Stiamo facendo esattamente le cose che abbiamo detto in campagna elettorale, la precedente amministrazione stava portando avanti proposte irrealizzabili".

Sarà il direttore degli uffici finanziari Filippo Carlino il coordinatore della TASK Force

Vicende mitiche di pirati, cambuse e tesori, a metà tra leggenda e storia, tra ricostruzioni e gastronomia. È questa l'impostazione de LA ILAHA ILLA ALLAH, l'ultimo libro della studiosa di tradizioni Giacinta Giacopello Pumilia, un saggio che si snoda dall'antico mito greco sulla pirateria alla scoperta del nuovo mondo. Sullo sfondo: usi e costumi dei pirati Barbareschi, dei corsari e di altri navigatori. Il libro di Giacinta Giacopello Pumilia verrà presentato ai primi di ottobre in una pubblica manfiestazione che si svolgerà a Sciacca.

Da almeno una settimana manca l'acqua calda all'ospedale Giovanni Paolo II.