Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Sciacca Alberto Davico ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di 3 persone. Il procedimento è quello scaturito dalla tragedia risalente al Carnevale del 2020, quella costata la vita del piccolo Salvatore Sclafani, 4 anni, morto dopo essere caduto dal carro allegorico "Volere volare", che stava sfilando in via Incisa. Dovranno essere processati per concorso in omicidio colposo Francesco Sclafani, papà del bambino, Giuseppe Sclafani, presidente dell'associazione culturale "E ora li femmi tu", quella che ha costruito il carro "Volere volare" coinvolto nell'incidente, e Giuseppe Corona, presidente della Futuris S.r.l., la società a cui il comune aveva affidato l'organizzazione della manifestazione. Il processo inizierà il prossimo 12 ottobre.
La morte del bambino risale al 22 febbraio di un anno fa. Il padre del piccolo Salvatore aveva appoggiato il figlioletto sul carro per scattargli una fotografia. Il polistirolo che costituiva la base della struttura tuttavia ha ceduto, e il bambino è precipitato sul selciato, venendo travolto dal carro che stava sfilando. Per la magistratura il papà del bambino non avrebbe dovuto metterlo sul carro allegorico; il costruttore del carro invece è accusato di non avere predisposto le opportune misure di sicurezza, mentre all'organizzatore della manifestazione viene contestato di non avere adottato provvedimenti necessari che impedissero al pubblico di avvicinarsi ai carri.
I familiari del bambino si sono costituiti parte civile. Ad assistere legalmente la famiglia del bambino morto sono gli avvocati Aldo Rossi e Mauro Tirnetta; il presidente dell'associazione "E ora li femmi tu" è difeso dagli avvocati Filippo Carlino e Filippo Marciante, mentre l'organizzatore della festa è difeso dall'avvocato Filippo Alessi.
Subito dopo l'incidente il papà del bambino tentò di soccorrere il piccolo Salvatore, prendendolo in braccio e correndo disperato verso una delle ambulanze in servizio lungo il circuito della manifestazione in maschera. I soccorsi però sono stati vani, per Salvatore non c'è stato niente da fare, e il sindaco ha decretato l'annullamento delle sfilate in segno di lutto.
Da diverse settimane il numero di posti letto occupati era costantemente in calo.
Una toccante cerimonia religiosa, si è svolta ieri a Porto Empedocle, per commemorare le vittime del naufragio avvenuto il 30 giugno scorso tra l’isola di Lampedusa e l’isolotto di Lampione.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca,