Frode nelle pubbliche forniture. È questa l'accusa della procura della Repubblica della quale è stato chiamato a rispondere l'ex presidente (poi liquidatore) di Sogeir Vincenzo Marinello, rinviato a giudizio dal Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Sciacca Antonino Cucinella. Il procedimento scaturisce dalla denuncia firmata dal sindaco di Montevago Margherita La Rocca, che aveva esposto alla magistratura il danno subito dal suo comune per quella che riteneva essere stata la violazione del contratto di comodato d'uso (stipulato nel 2016) avente ad oggetto lo spazzamento, la raccolta ed il trasporto dei rifiuti.
Il contratto stabiliva che, dietro il pagamento del prezzo annuo di circa 43 mila euro, la Sogeir consegnasse al comune di Montevago 4 automezzi da utilizzare per l'espletamento del servizio. Automezzi che, tuttavia, non sarebbero stati idonei alla loro funzione. Tre dei 4 autocompattatori, addirittura, sarebbero stati fatiscenti e in precarie condizioni, spesso non fruibili per l'erogazione del servizio in quanto guasti o perché, a volte, dirottati al comune di Sciacca senza il consenso del comune di Montevago, a cui però veniva fatturato e addebitato per intero il costo per il loro utilizzo.
Da tutto questo, secondo la difesa del comune di Montevago, rappresentata dall'avvocato Vincenzo Cucchiara, sarebbero scaturiti danni patrimoniali immediatamente emergenti, oltre che in termini di mancata fruizione di automezzi idonei alla loro funzione, con conseguenti negative ricadute in pregiudizio della comunità comunale. Ad assistere Marinello l'avvocato Giovanni Vaccaro. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 22 aprile.
Il GUP del Tribunale di Sciacca Antonino Cucinella, accogliendo le richieste del PM
Sono stati 994 in più i casi positivi al Covid nelle ultime 24 ore in Sicilia.
Ancora un decesso all'ospedale di Sciacca, a poche ore dalla morte della donna deceduta in terapia intensiva. Stavolta la vittima è un uomo di Ribera di 82 anni. Era giunto in ospedale questa mattina, in condizioni già piuttosto critiche. Purtroppo per lui non c'è stato niente da fare.