e dall'amministrazione comunale di Sambuca di Sicilia nello scenario mozzafiato di Monte Adranone, l'area archeologica che si erge a quasi mille metri d'altezza sulla valle del Belìce.
Dopo il successo dei due spettacoli d'apertura (la rassegna di personaggi shakespeariani "Cattivi e Cattivissimi" interpretati da un grande del teatro come Antonio Salines e "Il sogno di Ipazia" con Francesca Bianco) il cartellone ospita una prima nazionale: "La figlia di Iorio", un racconto di Vincenzo Pirrotta tratto da Gabriele D'Annunzio con le musiche di Antonio Vasta suonate dal vivo dall'autore. Lo spettacolo, che andrà in scena martedì 18 agosto alle 19:30, è prodotto dal Teatro Stabile d'Abruzzo. Un allestimento pensato per gli amanti del teatro che assisteranno ad una prova di grande sensibilità e potenza da parte di un attore sanguigno come Vincenzo Pirrotta. Aiutato da un musicista polistrumentista che suonerà solo strumenti pastorali (zampogna, organetto, chalomou), Pirotta si farà carico di far penetrare lo spettatore in un dramma senza tempo e che prende alle viscere, interpretando tutti i personaggi tramutandosi di volta in volta ora in Aligi ora in Mila, e in Lazaro, in Candia, ritornando alle tecniche del "Cuntu" (l'attore siciliano è stato allievo di Mimmo Cuticchio) nei momenti corali. Un modo "altro" di vivere questo dramma pastorale, messo in scena in un palcoscenico naturale come Monte Adranone che non potrebbe essere più adatto, cercando di conservare tutta la forza e il pathos del capolavoro che Gabriele D'annunzio ci ha consegnato.