A partire dalle 17.30 il simulacro del Santo è stato trasportato dai confrati per le vie Licata, Maglienti, Incisa, Corso Vittorio Emanuele e nuovamente in via Licata, fino al rientro in chiesa dove, intorno alle 19, padre Stefano Nastasi ha officiato la Santa Messa conclusiva delle festività in onore del padre putativo di Gesù, iniziate giorni fa con la novena a lui dedicata.
Coincide, infatti, la festa del papà con quella di san Giuseppe, da calendario il 19 Marzo, ma che quest'anno è stata posticipata a giorno 20 dall'arcivescovo Francesco Montenegro per la cadenza di domenica, oltretutto quaresimale.
La Festa di San Giuseppe è la ricorrenza più attesa e partecipata dai confrati che gestiscono la chiesetta di via Licata, quasi tutti ex falegnami come fu lo sposo di Maria Vergine, ed anche per i tanti parrocchiani che per la novena e per gli appuntamenti ecclesiali dedicati al Santo hanno partecipato con fede ed entusiasmo.
Per l'occasione diversi istituti scolastici della città hanno allestito degli altari di pane e pietanze tipiche da offrire ai bisognosi, una tradizione popolare che affonda le sue radici indietro nel tempo e che viene riproposta ogni anno per coinvolgere le nuove generazioni.
È il caso dell'Amato Vetrano che ha organizzato la tavolata alla Badia Grande e che ieri pomeriggio ha visto l'esibizione del gruppo folkloristico della scuola media Inveges; tavolata che in serata è stata offerta ai bambini e alle mamme del Boccone del Povero, scelti come protagonisti della tavolata dei Santi.
Al Don Michele Arena, invece, questa mattina studenti, professori e panifici della zona hanno allestito l'altare di San Giuseppe nei locali di Via Giotto.