fino al 6 settembre e che oggi dà appuntamento in due luoghi diversi. Si inizia nell’atrio della Chiesa della Raccomanda con Nicolò D’Asaro e i racconti su Sciacca e le sue località nascoste, segno di una lunga storia del territorio. “Ascoltare le storie della città e dei suoi luoghi ci sembrava il modo giusto di iniziare questa serata dedicata, in senso ampio, al territorio e alle comunità che lo abitano. I posti cambiano e mutano a seconda delle esigenze dei cittadini. Ma sta a loro cogliere le nuove opportunità ed eventualmente affrontare le sfide”: spiega Paola Caridi, direttrice artistica del festival per il secondo anno. E, citando il sottotitolo di questa edizione “Rivoluzione. Il futuro da inventare”, aggiunge: “Conoscere come è stato reinterpretato il nostro territorio negli anni è il primo passo per capire la rivoluzione che stiamo vivendo e ci aiuta a capire come costruire il futuro, ancora tutto da inventare”. Alle 20.30 ci si sposta all’Atrio superiore del Palazzo municipale per “Il futuro delle città”, l’incontro sostenuto dal Rotary che ha come protagonista l’urbanista, architetto e docente universitario Maurizio Carta, in conversazione con Salvatore Catanzaro. Insieme parleranno di una nuova idea di comunità che parte proprio dalle trasformazioni dei centri abitati. Spunto per l’ampio e attuale dibattito anche il libro di Carta “Futuro. Politiche per un diverso presente”, edito da Rubbettino. L’auspicio è che il “futuro” ritorni nel lessico quotidiano, nel dibattito pubblico e nella strumentazione di progettisti, non come parola vuota o mantra, ma nel senso etimologico del termine di coloro che “gettano in avanti”. Dobbiamo reimpadronirci della capacità di progettare futuro a partire dall’attivazione di un diverso presente dei luoghi che abitiamo. La costruzione del futuro come esito consapevole delle nostre azioni collettive capaci di modificare il presente che non ci piace poiché produrrebbe il futuro che non vogliamo. In “Futuro” viene raccontata l’Italia mediana che non si arrende, un Sud che resiste e innova, città siciliane pregne di comunità resilienti, università aperte che tornano a formare persone libere e arcipelaghi creativi che non accettano un presente in declino ma agiscono per aprire le porte all’adiacente possibile, una sorta di futuro ombra, più interessante, più felice, che aleggia ai margini o negli interstizi dello stato attuale delle cose. Per gli incontri, tutti gratuiti, occorre prenotarsi online al link https://letterando.eventbrite.it.