Sono questi i numeri della XIII edizione dello Sciacca Film Fest, in programma dal 9 al 13 settembre all’Arena Giardino della Multisala Badia Grande. Sul grande schermo storie di luoghi, di donne e di uomini raccontati con occhio critico da registi attenti non solo alla realtà che ci circonda ma anche ai grandi temi attuali. Le opere - selezionate su oltre 2 mila candidature arrivate da tutto il mondo dal direttore artistico Nino Sabella, Fabrizio della Costa e Davide Schittone - sono diversi per tema, stile e linguaggio e restituiscono allo spettatore un racconto corale del nostro presente. “Quest’anno i protagonisti assoluti saranno i film e i contenuti - spiega Nino Sabella, per la seconda volta alla direzione del festival - Sarà un’edizione diversa, come diverso è il periodo che stiamo vivendo. La qualità di corti e documentari è altissima e per la prima volta abbiamo deciso di non sovrapporre le proiezioni dei film. Il nostro pubblico potrà vedere tutti i film in concorso senza dover rinunciare a nulla”. In Arena dunque sia corti che documentari. Storie intense in grado di regalare informazioni ed emozioni, pescando nel fondo della memoria o illuminando angoli nascosti del presente. Le proiezioni inizieranno ogni giorno alle 20.30 e per festeggiare il rientro nella sala cinematografica saccense l’ingresso sarà ad ingresso libero. Nel rispetto delle normative per la prevenzione del contagio da Covid-19, bisognerà comunque prenotare il proprio posto attraverso la piattaforma di EventBrite. Tutti gli aggiornamenti e i link degli eventi sulla pagina facebook Sciacca Film Fest. I FILM Tra i documentari in programma “Santa Subito”, di Alessandro Piva, la storia della giovane attivista cattolica della provincia di Bari Santa Scorese, accoltellata a morte nel ‘91 dal suo persecutore, davanti agli occhi impotenti dei genitori e di una società all’epoca impreparata ad affrontare i reati di genere e lo stalking. Racconta il sogno americano andato in pezzi di un cowboy italiano “Tony Driver”, di Ascanio Petrini. Sullo sfondo i temi dell’appartenenza, dell’identità e del riscatto. Per il secondo anno torna anche un film di Camilla Iannetti - vincitrice lo scorso anno con “Uno due tre” - che con il suo nuovo “Marisol” racconta la storia e i sogni di una bambina di 10 anni che sta per affrontare un rito di passaggio, quello della prima comunione, con l'aiuto del padre e di una "Madre" molto speciale. In una piccola città del Centro Italia c'è un luogo che, due volte a settimana per poche ore, diventa una scuola di italiano. Chi lo frequenta è un gruppo di donne che arrivano da lontano, che si riuniscono per imparare un nuovo linguaggio. In una mattina di aprile, tra cartine geografiche e regole grammaticali, si incontreranno a discutere del significato che danno alla parola libertà. A raccontarlo Perla Sardella con il suo “Prendere la parola”. Ultimo documentario in concorso “Desaparecidos” di Gaetano Di Lorenzo: la storia dei siciliani Vincenzo Fiore e Salvatore Privitera scomparsi in Argentina. Tra silenzi istituzionali e complicità tra massoneria, Chiesa e politica, il dramma dei desaparecidos, a distanza di 44 anni, è una ferita ancora aperta. Un orrore senza tempo. Per il secondo anno tornano anche i corti d’animazione: 10 piccoli capolavori di creatività, innovazione e originalità. Una selezione entusiasmante per una sezione sorprendente, all'insegna della sperimentazione e della provocazione, in grado di cogliere lo sguardo di tutto il mondo con lavori provenienti da Italia, Burkina, Giappone, Cina, Russia e non solo. GLI INCONTRI In programma anche due eventi speciali. Ospite d’onore di una due giorni in programma giovedì 10 e venerdì 11 settembre è Aurelio Grimaldi, al festival in doppia veste: quella di scrittore e regista. Al pubblico, giovedì alle 19.30, racconterà il suo libro dal titolo “Il Delitto Mattarella”, in conversazione con Massimo D’Antoni. L’indomani, alle 21.30, con una proiezione fuori concorso, il regista presenterà l’omonimo film con protagonisti David Coco, Donatella Finocchiaro, Lollo Franco e Sergio Friscia. LE GIURIE Tre le giurie di quest’anno. A giudicare i cortometraggi Vittorio Bongiorno, Francesca Di Prima e Luca Scarabelli. Per i documentari Leandro Picarella, Accursio Soldano e Ignazio Raso. Roberta Lena, Tiziana Pantaleo e Matteo Accardi, invece, i giurati della sezione Animazione. Ai vincitori verrà consegnato il Melqart d’oro, simbolo del festival.