Leopardi, i rapporti con i suoi familiari, gli amori e il filo diretto tra il poeta di Recanati e la Sicilia sono al centro dell'ormai prossima pubblicazione dei docenti saccensi Stefano Certa e Angela Marchica. Nel testo, tra le particolarità, si evince, appunto, il rapporto diretto tra Leopardi e gli intellettuali siciliani nella prima metà dell'Ottocento, certificato sulla base di precisi documenti. Il lavoro di Certa e Marchica ha registrato il via libera da parte del Ministero ai Beni Culturali che ha consentito ai due autori di consultare, fotografare e pubblicare materiale originale ed inedito su Leopardi, conservato presso l'archivio storico della Biblioteca Nazionale di Napoli. In tal modo, Certa e Marchica, sono riusciti ad avere prova di alcuni aspetti legati alla biografia del poeta nonché di trovarsi al cospetto del quaderno originale e dei fogli in cui il poeta scrisse “L'Infinito”.
Si tratta di un'opera monumentale che consta di oltre 700 pagine e circa 230 fotografie, di cui diverse inedite, la prima biografia scritta su Leopardi da autori siciliani. Un lunghissimo lavoro di ricerca, di studio, di viaggi, che ha permesso di raccogliere aspetti umani ed avvenimenti poco conosciuti e poco analizzati della vita del poeta italiano come il fatto che avesse una vasta cultura scientifica e fosse autore di interessanti disegni. Un'opera, dunque, che grazie al lavoro di Certa e Marchica, parte da Sciacca, con l'ambizione di raccogliere consensi in ambito nazionale.