scomparsa di Vincenzo Licata, per tutti il poeta del mare, che tanto ha dato in termini culturali, letterari e teatrali non soltanto a Sciacca, ma a tutta la Sicilia. Il poeta Licata, quinto di tredici figli, non è stato soltanto un sublime autore di liriche dialettali, ma anche un grande interprete delle sue stesse poesie.
Oggi riposa nella grande cappella della Cooperativa Frà i Pescatori di Sciacca, per suggellare anche dopo la morte il suo infinito legame con la marineria. A lui l'indimenticato scultore Filippo Prestia dedicò una statua in bronzo, oggi collocata nel piazzale antistante Rocca Regina al porto, mentre per 8 edizioni l'Associazione L'AltraSciacca gli ha intitolato un Premio Nazionale di Poesia con ospiti e vincitori provenienti da tutta Italia. Nel 2015, invece, la casa editrice Melqart Communication di Sciacca raccolse in un nuovo volume le sue “Poesie del Mare” ed alcuni inediti.
Vi proponiamo adesso uno stralcio di “Cunnucemu la Maronna”, recitata dalla viva voce del poeta Licata, audio gentilmente concesso dall’Associazione culturale “Pietro Germi”, presieduta da Vincenzo Raso.