E' morto ieri sera, infatti, dopo una lunga malattia, Cosimo Barna, uno degli artisti saccensi più apprezzati a livello nazionale.
Aveva 64 anni e ha combattuto per lungo tempo, con coraggio, contro un male incurabile. Imprenditore del settore ittico-conserviero, ha trasferito nei suoi quadri l'amore per il mare, quadri in cui il segno inconfondibile ricordava il pesce azzurro.
Una sorta di marchio di fabbrica, un'analisi del segno durata una vita. Simbolo dell’arte, infatti, di Barna sono le acciughe, pesce azzurro tipico del Mediterraneo, che nella sua arte anelano quasi l’ultimo respiro in un mare ormai avvelenato. Una denuncia sociale, quella dell’artista saccense, che ha l’obiettivo di risvegliare il senso civico dell’umanità assopita e soffocata dal caos metropolitano. La sua classica pennellata, i suoi colori, la sua fame di arte e di vita, ha riempito le collezioni di tutto il mondo ed è stata apprezzata dalla critica.
Non solo le tele, Cosimo Barna era anche uno straordinario ceramista e alcune sue produzioni sono conservate a Gibellina e Mazara del Vallo. Lo abbiamo voluto ricordare mandando in onda, all'interno del nostro TG, l'intervista che ci aveva rilasciato dinanzi la sua mostra dal titolo “Petrolio, Mare Nostrum Inquinatum” che si svolse nel 2015 all'interno degli spazi espositivi della Libreria Mondadori.
I funerali saranno celebrati domani pomeriggio a Sciacca nella Chiesa di San Michele.