la commedia brillante in due atti scritta e diretta da Tonino Genuardi. L'opera andrà in scena stasera, domani sabato 9 e domenica 10 settembre all'arena giardino Amato Vetrano del complesso della Badia Grande.
La commedia, in dialetto, è il secondo testo scritto da Tonino Genuardi. Testo che segue “La Bugia dello zio Nicola”, commedia esilarante portata in scena lo scorso anno con l'associazione Porta Vagnu. Quest'anno il gruppo, forte di quel successo ha deciso di riprovarci con una nuova opera e di farlo anche formando un nuovo sodalizio culturale, nato solo il mese scorso, si tratta della nuova associazione culturale “Scialò”.
Alla Badia Grande quelli di Scialò porteranno un'opera brillante. La storia è ambientata all'esterno di un baglio dove abitano Bastiano, un pastore, e la sua famiglia.
Bastiano ama vivere in modo semplice, lontano dalle comodità dei tempi moderni, e dedica, da buon pastore, tutto il suo tempo alle pecore e alla produzione della ricotta. Attorno a questo baglio, dove si affaccia un'antica chiesetta abbandonata della contrada, si intrecciano le storie di diversi, curiosi e singolari personaggi.
12 gli attori in scena capitanati da Antonino Genuardi, autore e regista del testo, le musiche originali sono di Accursio Sclafani, la scenografia di Ferdinando di Matteo.
L'appuntamento con quelli di Scialò è stasera e fino a domenica alla Badia Grande, dove assicurano, ne faranno delle belle.