Il progetto di riqualificazione del sito e delle aree limitrofe di contrada Mastro Agostino, ammonta circa a 100.000 euro e la copertura finanziaria è carico del bilancio comunale. Nel sito archeologico, che da anni si trovava in stato di abbandono, si trovano i resti di una villa rustica romana risalente, secondo gli esperti, al II secolo a.C. ed era funzionale allo sfruttamento del territorio circostante per la produzione di cereali. L’area, situata sotto il costone tufaceo che sovrasta la media Valle del Belìce, è stata scavata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento a partire dal 1988. Oltre alla riqualificazione del sito, il comune di Montevago, in collaborazione con il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, porterà avanti progetti di agricoltura didattica: sono già stati impiantati un vigneto e un uliveto che si aggiungono alle piante di fichi d’india, limoni e altri frutti già presenti nella zona archeologica. Al nostro telegiornale, la soddisfazione del sindaco Margherita La Rocca Ruvolo.