che l'assessore comunale alla Cultura Tanino Bonifacio ha dedicato alla memoria di Ludovico Corrao. Quello riaperto ieri è il più rilevante museo di arte contemporanea della Sicilia. Una riapertura accompagnata da momenti artistici molto interessanti, come l'omaggio a Franco Battiato di Angelo Privitera. La vasta raccolta del Mac è importante sia per il valore delle opere sia per il loro significato. Ritrovare l'identità perduta attraverso i nuovi linguaggi dell'arte, tutti gli interventi d'arte di Gibellina nuova nascono dal sogno di Ludovico Corrao, il grande sindaco della cittadina, che volle fare di una piccola realtà agricola dell'entroterra siciliano un grande museo d'arte all'aperto. Dopo il terremoto del '68, Corrao si pose il problema di restituire un'immagine a una realtà sradicata e ricostruita frettolosamente e dispendiosamente in un altro luogo con piani urbanistici e progetti calati dall'alto, che avevano cancellato memorie e tradizioni dei suoi abitanti. Ad affiancarlo in questa utopistica impresa furono molti intellettuali, artisti e architetti di fama internazionale, primo fra tutti Pietro Consagra che con la sua Porta aprì la strada a quello che sarebbe divenuto un faro luminoso nella cupa realtà di quegli anni in Sicilia.
Della originaria collezione del Museo di Gibellina fanno parte nomi dei più grandi artisti italiani. Tra di loro anche Guttuso e Mario Schifano.
Il Museo chiuse e le opere all'aperto si degradarono, perché il Comune non poteva sostenere da solo i costi del restauro. Perfino il bellissimo Cretto di Burri, che avvolge in un bianco sudario i ruderi di Gibellina vecchia, ha rischiato di perdersi per la mancanza di cura e di fondi. L'unica realtà, che in tutti questi anni ha continuato a operare fruttuosamente nel campo del teatro e delle arti visive, è la Fondazione Orestiadi, creata da Corrao e presieduta da Calogero Pumilia. Il restauro del Cretto e il progetto per la sua valorizzazione dell'architetto Cucinella, la riapertura del Museo nel nuovo allestimento dell'Assessore alla cultura di Gibellina Tanino Bonifacio, sono un importante segnale di inversione di tendenza e dell'interesse reale della Regione. C'è bisogno, infatti, di interventi straordinari per preservare l'altrettanto straordinario progetto rappresentato da Gibellina. Tra le opere esposte nel nuovo MAC anche un quadro del compianto pittore saccense Vincenzo Nucci.